A ogni cliente il suo rischio

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Il tema della settimana riguarda la lotta al riciclaggio del denaro sporco che vede in prima linea i professionisti che devono adottare specifiche procedure di studio standardizzate con cui trattare i vecchi e nuovi clienti prima di assumere formali incarichi dagli stessi. In sede di primo approccio e, dunque, prima del conferimento dell’incarico il professionista deve procedere ad una adeguata verifica della clientela ed alla valutazione del rischio. In caso di sospetto di riciclaggio il professionista dovrebbe astenersi dalla prestazione e segnalare l’operazione sospetta. Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili in merito ha diffuso le linee guida sulle regole antiriciclaggio del Dlgs 231/07. Secondo il vademecum, che fa il punto sulle attività più pericolose, sono da tenere sott’occhio: l’effettuazione di transazioni o l’utilizzo di strutture non coerenti con il profilo dell’impresa del cliente (es. il numero di dipendenti rispetto alle dimensioni e natura dell’impresa); i clienti operanti in settori ad alto rischio di riciclaggio o che realizzano operazioni ad elevato rischio (es. un alto livello di transazioni in contanti o investimenti in immobili a prezzi minori/maggiori rispetto alla norma, o pagamenti internazionali senza giustificazioni economica).
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