730 correttivo, Redditi e Irap, tutte le scadenze di fine novembre

Pubblicato il 27 novembre 2023

Entro il 30 novembre 2023 scade il termine per la presentazione in via telematica, tramite Entratel o Fisconline, delle dichiarazioni dei REDDITI e IRAP 2023 per i contribuenti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare.

Nello specifico, il 30 novembre prossimo è il termine ultimo per presentare:

Rientrano nel primo caso tutti i soggetti obbligati alla presentazione del Modello Redditi 2023, sulla base delle disposizioni del DPR 322/98.

Il secondo caso è, invece, per tutti quei contribuenti che hanno già inviato un 730 e hanno necessità di completare o correggere la dichiarazione; in questa circostanza, è possibile inviare il Modello Redditi PF aggiuntivo oppure Redditi PF correttivo, entro il 30 novembre 2023.

Soggetti Ires, Ipref e Irap: Dichiarazione Modello REDDITI e dichiarazione IRAP

Sono tenuti ad effettuare l'invio entro il 30 novembre 2023 tutti i soggetti di cui all’articolo 2, commi 1 e 2, del DPR 322/98, e cioè: le persone fisiche e le società di persone e soggetti equiparati, nonché i soggetti IRES.

Il periodo di riferimento dei modelli di dichiarazione 2023 è quello relativo al periodo d’imposta 2022.

NOTA BENE: Per le persone fisiche e le società o le associazioni di cui all'art. 6 DPR 600/73, la presentazione della dichiarazione dei redditi deve avvenire entro il 30 novembre dell'anno successivo a quello di chiusura del periodo d'imposta. Per i soggetti IRES, invece, il termine per la presentazione delle dichiarazioni scade l’ultimo giorno dell’undicesimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta.

Di conseguenza, il 30 novembre 2023 è il termine ultimo per tutti quei soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare (cosiddetti “soggetti solari”).

Per i contribuenti con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare i termini di presentazione sono “mobili”, ovvero entro l’undicesimo mese successivo alla chiusura del periodo d‘imposta.

SCADENZA: Dunque, entro giovedì 30 si dovranno presentare:

Entro l’ultimo giorno dell’undicesimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta, si dovrà presentare:

ATTENZIONE: Gli stessi termini valgono anche per la presentazione del MODELLO IRAP 2023. Infatti:

Come effettuare la presentazione dei modelli di dichiarazione?

Tutti i contribuenti sono obbligati a presentare il modello di dichiarazione esclusivamente in via telematica.

Le dichiarazioni possono essere trasmesse telematicamente:

NOTA BENE: I soggetti che scelgono di trasmettere direttamente la propria dichiarazione devono utilizzare i servizi tele­matici Entratel o Fisconline in base ai requisiti posseduti per il conseguimento dell’abilitazione.

Sono esclusi da questo obbligo e, pertanto, possono presentare il modello Redditi cartaceo i contribuenti che:

ATTENZIONE: I soggetti che presentano la dichiarazione cartacea attraverso un ufficio postale hanno avuto tempo dal 2 maggio al 30 giugno 2023.

Modello 730/2023 precompilato, sì al modello Redditi aggiuntivo o correttivo

Tutti quei contribuenti che hanno già inviato un modello 730 entro la scadenza ordinaria del 2 ottobre e hanno la necessità di completare o correggere la dichiarazione, possono intervenire nuovamente entro il 30 novembre 2023, inviando un modello REDDITI aggiuntivo oppure REDDITI correttivo.

La scadenza di fine novembre, infatti, offre due possibilità:

Il modello “Redditi aggiuntivo” è rivolto a tutti coloro che devono dichiarare anche altri redditi che, pur non essendo ostativi alla facoltà di avvalersi del 730, non sono previsti tra i suoi quadri.

E’ necessario presentare “Redditi aggiuntivo” se è stato inviato il 730 precompilato e, per esempio, sono stati percepiti nel 2022 redditi soggetti a tassazione separata e a imposta sostitutiva, plusvalenze di natura finanziaria o investimenti e attività finanziarie all’estero (quadri RM, RS, RT e RW).

NOTA BENE: L’Invio online attraverso il sistema della precompilata, oppure avvalendosi di professionisti e Caf, è riservato solo ai dati aggiuntivi, mentre i redditi già dichiarati rimangono quelli del 730 originario, e restano fermi i conguagli a credito/debito già liquidati in busta paga.

Il modello correttivo è, invece, riservato a chi ha commesso degli errori.

Infatti, se dopo aver inviato il modello 730 ci si accorge di aver dimenticato dei dati o di averli inseriti in modo errato, ed è già trascorso il periodo utile per poterlo annullare, occorre presentare “Redditi correttivo” entro il 30 novembre 2023.

NOTA BENE: Dopo questa data è possibile presentare solo “Redditi integrativo”.

Il modello correttivo sostituisce integralmente il 730 già presentato e, quindi, va compilato reinserendo anche tutti i dati già dichiarati con il 730, e non solo quelli modificati o corretti.

Una volta trasmesso il nuovo modello di dichiarazione questa sarà considerata la dichiarazione ufficiale, tempestivamente presentata.

NOTA BENE: Se la nuova dichiarazione comporta un maggiore credito o un minor debito, si può chiederne l'eventuale rimborso. Se, invece, dalla nuova dichiarazione emerge un minor credito o un maggior debito, è possibile contestualmente pagare l'imposta dovuta, gli interessi calcolati al tasso legale con maturazione giornaliera e la sanzione ridotta come previsto dal ravvedimento operoso (art. 13 del D. Lgs. n. 472/97).

Anticipo al 30 settembre della dichiarazione dei redditi

L’anno 2023 sarà l’ultimo in cui sarà possibile godere del termine più ampio, al 30 novembre, per effettuare gli aggiustamenti sul modello precompilato 730.

Dal 2024, infatti, la precompilata sarà estesa a tutti i contribuenti non titolari di partita Iva e le scadenze saranno unificate al 30 settembre.

In attuazione delle delega fiscale, il Governo ha licenziato il testo di alcuni schemi di decreti legislativi che puntano ad una maggiore semplificazione dei rapporti tra Fisco e contibuenti.

Tra essi, anche il cosiddetto decreto Adempimenti, che se sarà approvato nel testo attuale, anticiperà dal 30 novembre al 30 settembre il termine per la presentazione delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di Irap.

Dunque, questo è l’ultimo anno in cui sarà disponibile un termine più ampio per la soluzione “correttiva”.

L’obiettivo è quello di far guadagnare al Fisco due mesi sui controlli automatizzati e anticipare così anche i relativi incassi.

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