Opzione donna 2023: possibile presentare le domande

Pubblicato il 02 febbraio 2023

Via libera alle domande per la pensione anticipata Opzione donna secondo i requisiti e le previsioni della legge di Bilancio 2023. Lo comunica l'INPS con il messaggio n. 467 del 1° febbraio 2023 nel quale illustra le modalità di presentazione delle istanze, rinviando ad una circolare di prossima emanazione per i dettagli sulla misura pensionistica.

Cambiano i requisiti di accesso ad Opzione donna nel 2023. Vediamo chi può accedere al trattamento pensionistico e come presentare domanda all'INPS.

Opzione donna 2023: requisiti e condizioni

La pensione anticipata Opzione donna è una misura introdotta in via sperimentale e prorogata nel corso degli anni.

Possono ricorrere a Opzione donna, accedendo anticipatamente al trattamento pensionistico, le lavoratrici dipendenti o autonome in possesso di determinati requisiti anagrafici e contributivi, a condizione che optino per il sistema di calcolo contributivo integrale.

L'articolo 16 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, ha riconosciuto, (da ultimo) per il 2022, il diritto ad accedere a Opzione donna, alle lavoratrici che abbiano maturato un'anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un'età anagrafica pari o superiore a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e a 59 anni per le lavoratrici autonome entro il 31 dicembre 2021 (articolo 1, comma 94, della legge di Bilancio 2022, legge n. 234/2021).

La legge di Bilancio 2023 (articolo 1, comma 292, della legge 29 dicembre 2022, n. 197) modifica il predetto articolo 16 inserendo il comma 1bis che estende la possibilità di accedere a Opzione donna a favore delle lavoratrici che abbiano maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2022, ma prevede nuovi requisiti che di fatto riducono, nel 2023, la platea delle beneficiarie del trattamento.

Mettiamo di seguito a confronto i requisiti di accesso a Opzione donna nel 2023 con i requisiti di accesso a Opzione donna nel 2022.

Requisiti

Entro il 31 dicembre 2021

Entro il 31 dicembre 2022

Anzianità contributiva

Almeno 35 anni

Almeno 35 anni

Età anagrafica

Almeno 58 anni per le lavoratrici dipendenti

 

Almeno 59 anni per le lavoratrici autonome

Almeno 60 anni per lavoratrici dipendenti e per le lavoratrici autonome, età ridotta di un anno per ogni figlio e nel limite massimo di 2 anni.

Almeno 58 anni per le lavoratrici licenziate o dipendenti di imprese in crisi, a prescindere dal numero di figli.

Altri requisiti alternativi da possedere

-

Lavoratrici caregivers che assistono da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto 70 anni oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

Lavoratrici con disabilità che abbiano una riduzione della capacità lavorativa uguale o superiore al 74% (accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell'invalidità civile).

Lavoratrici licenziate o dipendenti di imprese in crisi per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa di cui all’articolo 1, comma 852, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

 

NOTA BENE: Possono accedere a Opzione donna nel 2023 anche le lavoratrici che hanno maturato entro il 31 dicembre 2021 un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e un'età di almeno 58 anni per le lavoratrici dipendenti o 59 anni nel caso di lavoratrici autonome.

Opzione donna nel 2023: domande

Le lavoratrici che dovessero maturare i requisiti prima illustrati entro il 31 dicembre 2022 possono presentare domanda di pensione anticipata Opzione donna:

L'INPS, con il messaggio n. 467 del 1° febbraio 2023, fa presente che la pensione è individuata dal seguente nuovo prodotto:

Opzione donna nel 2023: decorrenza del trattamento

Si fa presente, infine, che nulla sembra cambiato in merito al regime delle decorrenze che continua pertanto ad essere differenziato in base alla natura del rapporto di lavoro (fatte salve le specificità previste nel settore della scuola). Più nel dettaglio, il trattamento pensionistico anticipato Opzione donna decorre trascorsi:

Sul punto si attendono, però, dettagliate istruzioni INPS.

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