Arrivano alcune importanti novità dagli emendamenti che sono stati approvati, negli ultimi giorni, al Senato nelle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio e relativi al testo del decreto “Milleproroghe” (Decreto legge n. 198/2022).
La prima è la proroga del termine per la comunicazione della cessione del credito e dello sconto in fattura per beneficiare degli incentivi per gli interventi edilizi sulle villette e nei condomini; a seguire, anche lo slittamento al 30 novembre del termine per completare gli investimenti ordinari e quelli 4.0, che sono stati “prenotati” entro il 31 dicembre 2022, usufruendo dei crediti d'imposta in vigore lo scorso anno.
Si avvicina la scadenza del 16 marzo 2023 per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate relativa alla cessione del credito e allo sconto in fattura. Le spese da comunicare sono quelle sostenute, per il Superbonus e per gli altri bonus edilizi, nell’anno 2022.
La legge di conversione del decreto Milleproroghe è, però, intervenuta spostando in avanti tale data entro cui inviare al Fisco le comunicazioni che servono a muovere i crediti di imposta collegati alle ristrutturazioni edilizie.
Con un emendamento approvato dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato, infatti, si è intervenuti su due fronti:
Pertanto, in base al correttivo approvato, la comunicazione per l’esercizio delle opzioni di sconto in fattura e cessione del credito, relativa agli interventi eseguiti sia sulle singole unità immobiliari, sia sulle parti comuni degli edifici potrà essere trasmessa all’agenzia delle Entrate entro il 31 marzo del 2023.
Si ricorda che la procedura ordinaria, fissata dai provvedimenti dell’Agenzia, prevede che la comunicazione dell’opzione deve essere trasmessa, a regime, sia per gli interventi sulle singole unità immobiliari che per gli interventi sulle parti comuni degli edifici, entro il 16 marzo dell'anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese che danno diritto alla detrazione o, in caso di cessione della rate residue non fruite, entro il 16 marzo dell'anno di scadenza del termine ordinario di presentazione della dichiarazione dei redditi in cui avrebbe dovuto essere indicata la prima rata ceduta non utilizzata in detrazione.
NOTA BENE: In teoria l’appuntamento era fissato al 16 marzo prossimo; mentre ora si concedono due settimane in più in attesa della riapertura del mercato, congelato da alcuni mesi a causa del blocco delle cessioni.
ATTENZIONE: Lo slittamento dei termini interessa tutte le opzioni di cessione regolate dal Dl Rilancio del 2020: non solo il Superbonus, ma anche il Bonus ristrutturazioni ordinario al 50%, l’Ecobonus, il Sismabonus, il Bonus facciate e il Bonus barriere architettoniche al 75 per cento.
Lo slittamento disposto dal Milleproroghe, modifica anche la scadenza per la comunicazione che gli amministratori di condominio devono trasmettere ogni anno alle Entrate, in relazione alle spese sostenute l’anno precedente sulle parti comuni degli edifici con accesso ai bonus casa.
Altra novità dei correttivi al Milleproroghe 2023 è quella che riguarda gli incentivi agli investimenti delle imprese.
Con un emendamento approvato in Senato il 9 febbraio 2023, vengono disposte due proroghe riguardanti il completamento degli investimenti prenotati entro la fine del 2022.
Dopo lo slittamento fissato dalla Legge di bilancio 2023 - che ha spostato al 30 settembre il termine per effettuare investimenti in beni materiali con caratteristiche «Industria 4.0», purché siano stati validamente “prenotati” entro il 31 dicembre 2022 con ordine confermato accompagnato dal pagamento di un acconto di importo non inferiore al 20% - la legge di conversione del Decreto legge n. 198/2022 interviene nuovamente spostando la suddetta data al 30 novembre 2023.
La stessa data del 30 novembre viene programmata anche per completare gli investimenti in beni materiali e immateriali “ordinari” (comma 1055 della Legge 178/2020), sempre “prenotati” nel 2022 ed effettuati entro il 30 novembre 2023 che usufruiscono del bonus del 6% con un tetto di spesa di 2 milioni (materiali) e di 1 milione (immateriali) di euro.
NOTA BENE: Dal 2023, questi investimenti non sono più agevolati.
ATTENZIONE: Per quanto riguarda la data da considerare, l'investimento si considera effettuato al giorno di consegna o spedizione per i beni acquistati o per quelli in leasing. Per gli investimenti in appalto, invece, rileva la data di ultimazione della prestazione. Se è previsto il differimento del trasferimento della proprietà a un evento successivo, si considera quest'ultimo momento.
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