In una nota pubblicata ieri sul sito istituzionale Giustizia, vengono riassunti gli ultimi provvedimenti emanati in tema di digitalizzazione dei procedimenti, potenziamento dello smart working e limitazione degli accessi negli Uffici giudiziari.
E’ ricordato, in primo luogo, che in attuazione del Decreto “Ristori” (DL n. 137/2020) diventa obbligatorio - e non più solo facoltativo - utilizzare il portale del processo penale telematico per depositare documenti, memorie, istanze e, in generale, tutti gli atti previsti dall’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
Il portale, così, diventa il punto unico di accesso sia per il deposito degli atti del penale, sia per la loro consultazione.
In tale contesto – precisa il ministero della Giustizia – è stata prevista l’attivazione di circa 1.100 caselle di Posta elettronica certificata degli uffici giudiziari “che potranno essere utilizzate dai legali per l’invio della documentazione, come richiesto anche dalle rappresentanze forensi”.
Questo, al fine di semplificare le attività dei professionisti e di contenere i rischi di contagio per tutti gli utenti degli Uffici giudiziari.
Grazie alla realizzazione di importanti interventi sulla sicurezza informatica dei sistemi è stato inoltre consentito l’accesso da remoto ai registri di cancelleria.
In questo modo – si legge nella nota - il diritto del personale Giustizia ad usufruire del lavoro agile è stato coniugato con la prosecuzione del servizio giustizia.
Per finire, si ricorda che sono stati individuati gli strumenti di videoconferenza per la gestione a distanza delle attività giurisdizionali.
Nel dettaglio, per lo svolgimento delle udienze civili, sono specificati i servizi resi con canali di comunicazione criptati su rete telematica pubblica utilizzabile sia dall’interno sia dall’esterno della Rete Unitaria Giustizia (RUG), senza sala regia e capaci di assicurare il collegamento audiovisivo a distanza sino a un massimo di 250 partecipanti.
Per le udienze penali a distanza, oltre agli stessi strumenti utilizzati per le udienze civili, viene fatto riferimento anche ai collegamenti audiovisivi tra l’aula di udienza e il luogo della custodia, con canale di comunicazione criptato interno alla RUG e sala regia dedicata.
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