Le Zone Logistiche Semplificate (ZLS) rappresentano un'innovazione normativa introdotta dalla Legge di Bilancio 2018, pensata per stimolare gli investimenti nelle aree portuali delle regioni più avanzate del Centro-Nord Italia.
Il Decreto legge Coesione del 2024 ha ulteriormente rafforzato questa iniziativa, estendendo i vantaggi già consolidati per la ZES Unica, introducendo nuove misure per accelerare lo sviluppo economico nelle aree designate. Queste azioni normative si propongono di migliorare l'efficienza amministrativa e fiscale, creando un ambiente più favorevole per le imprese locali e internazionali.
Assonime, nel documento Note e Studi n. 5/2024, ha analizzato le novità normative introdotte per le ZLS dal Decreto legge n. 60 del 7 maggio 2024 (Decreto Coesione). Vediamo, di seguito, le considerazioni emerse alla luce del nuovo quadro normativo di riferimento.
Le Zone Logistiche Semplificate (ZLS) sono aree geografiche designate dal Governo italiano, volte a promuovere lo sviluppo economico attraverso la semplificazione dei processi amministrativi e l'offerta di incentivi fiscali.
Istituite per la prima volta dalla Legge di Bilancio 2018, le ZLS mirano a creare un ambiente più attraente per gli investimenti, specialmente nelle regioni portuali del Centro-Nord Italia.
Queste zone sono pensate per facilitare l'avvio e la crescita delle attività industriali, logistiche e produttive, sfruttando un sistema normativo più agile e favorevole che incoraggi l'innovazione e l'investimento sia nazionale che internazionale.
Gli obiettivi delle ZLS includono:
Il DPCM n. 40 del 4 marzo 2024 rappresenta un passaggio fondamentale nella regolamentazione delle Zone Logistiche Semplificate, delineando le norme attuative dettagliate per la loro gestione.
Con tale decreto è stato emanato l'atteso Regolamento che definisce, dopo una lunga attesa, la disciplina attuativa delle ZLS, introdotte dalla Legge di Bilancio 2018
Il DPCM stabilisce:
Importanti sono anche le disposizioni relative all'organizzazione e al funzionamento di queste zone, che includono semplificazioni amministrative e agevolazioni fiscali mirate a facilitare l'attività delle imprese al loro interno. Questo decreto è, quindi, essenziale per fornire un quadro operativo chiaro e stabile, che permetta di attrarre nuovi investimenti e promuovere lo sviluppo economico nelle aree designate.
Il Decreto Legge Coesione, entrato in vigore l’8 maggio 2024, ha avuto un impatto significativo sulle Zone Logistiche Semplificate (ZLS), ampliando e rafforzando il quadro di sostegno già esistente.
L'obiettivo di questa estensione è quello di incentivare ulteriormente gli investimenti nelle infrastrutture e nelle attività economiche, migliorando così la competitività e l'attrattiva delle aree designate. Questa mossa legislativa mira a creare un ambiente più favorevole per gli investitori e a stimolare la crescita economica nelle regioni più sviluppate del Centro-Nord Italia, offrendo una struttura di supporto più coerente e integrata.
Per le aziende, sia quelle di nuova costituzione che quelle già stabilite, che operano all'interno delle Zone Logistiche Semplificate, sono disponibili diverse facilitazioni, che includono:
Il DDL n. 60/2024 introduce alcune isure di semplificazione amministrativa nelle Zone Logistiche Semplificate per facilitare l'avvio e lo svolgimento delle attività economiche e industriali, con l'obiettivo di stimolare gli investimenti e il progresso economico.
Tra queste misure, l'autorizzazione unica emerge come la più rilevante. La procedura consente di unificare diverse autorizzazioni, assensi, e nulla osta in un'unica richiesta per i progetti economici, industriali, produttivi e logistici nelle ZLS che non sono soggetti a segnalazione certificata di inizio attività o a comunicazione.
L'autorizzazione unica può anche sostituire determinati strumenti urbanistici e di pianificazione territoriale, escluso il piano paesaggistico regionale. Le opere realizzate nell'ambito di questi progetti sono considerate di pubblica utilità e caratterizzate da urgenza e indifferibilità, fatta eccezione per le norme specifiche relative alle autorizzazioni di impianti energetici e infrastrutture, o per attività che ricadono sotto la competenza delle Autorità di sistema portuale e degli aeroporti.
Il credito d'imposta per le ZLS rappresenta una delle principali agevolazioni fiscali introdotte con il Decreto legge Coesione del 2024.
L’incentivo, originariamente previsto per la ZES Unica, è stato esteso alle ZLS per promuovere gli investimenti nelle aree portuali e industriali delle regioni più sviluppate del Centro-Nord Italia. Specificamente, il credito d'imposta è applicabile agli investimenti in beni strumentali iniziati a partire dall'8 maggio 2024 e fino al 15 novembre 2024, con un tetto di spesa fissato a 80 milioni di euro per l'anno in corso. L'introduzione di questa misura mira a stimolare la crescita economica, sostenendo le imprese esistenti e attraendo nuovi attori economici nelle ZLS.
Oltre al credito d'imposta, le ZLS beneficiano di una serie di altre agevolazioni fiscali che includono:
Queste misure sono state studiate per rendere le Zone Logistiche Semplificate ambienti competitivi e attrattivi, capaci di rispondere efficacemente alle esigenze delle aziende moderne, potenziando così il loro impatto economico regionale e nazionale.
Inoltre, è previsto che all'interno delle Zone Logistiche Semplificate (ZLS) e delle ZLS interregionali si possano istituire zone franche doganali. Queste zone sono proposte da ogni Comitato di indirizzo ZLS e devono ricevere l'approvazione dal Direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (ADM) entro sessanta giorni dalla proposta.
Le zone franche doganali, definite dal Codice doganale dell'Unione, sono aree delimitate con controlli specifici all'entrata e all'uscita e fanno parte del territorio doganale dell'UE. In queste aree, è possibile depositare merci non comunitarie in sospensione dai dazi e dall'IVA all'importazione, oltre a permettere manipolazioni e lavorazioni in regime di temporanea importazione, dopo le quali le merci possono essere importate definitivamente, riesportate o soggette ad altri regimi doganali.
Le Zone Logistiche Semplificate (ZLS) hanno generato un impatto significativo sullo sviluppo economico delle aree portuali del Centro-Nord Italia. L'istituzione delle ZLS ha incentivato una serie di investimenti focalizzati su infrastrutture e servizi logistici, catalizzando il potenziale di crescita in queste regioni strategiche. Questi investimenti non solo hanno migliorato la capacità e l'efficienza dei porti, ma hanno anche attirato nuove imprese, contribuendo a una più ampia espansione economica. Gli effetti osservati includono:
- aumento dell'attrattività delle aree per investitori internazionali.
- potenziamento delle infrastrutture esistenti.
- creazione di nuove opportunità di lavoro.
L'espansione delle ZLS è prevista per continuare a stimolare la crescita economica, consolidando il ruolo delle regioni del Centro-Nord come nodi cruciali nel commercio europeo e internazionale.
Le Zone Logistiche Semplificate rappresentano un elemento fondamentale nel panorama economico e legale italiano. Attraverso la semplificazione amministrativa e l'offerta di incentivi significativi, le ZLS hanno rafforzato l'attrattività delle regioni del Centro-Nord Italia, facilitando investimenti e sviluppo industriale. Questo ha non solo migliorato l'efficienza delle infrastrutture locali ma ha anche posizionato l'Italia come un punto di riferimento logistico in Europa.
Guardando al futuro, è possibile che ulteriori sviluppi legislativi e investimenti potrebbero espandere ancora di più il raggio d'azione e l'efficacia delle ZLS. L'adattamento continuo delle politiche a supporto delle ZLS sarà cruciale per mantenere la loro competitività e per sfruttare nuove opportunità economiche che emergono nel contesto globale in continua evoluzione.
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