Tra i numerosi adempimenti in scadenza il 30 novembre 2018, vi sono i versamenti della seconda o unica rata degli acconti d’imposta Ires e Irap per il 2018.
Come noto, per il calcolo delle imposte è possibile utilizzare il metodo storico – che prende a base le imposte relative al periodo d’imposta precedente – o quello previsionale – basato sui risultati che si prevede di conseguire nel periodo in corso (2018).
Oltre a ciò, i calcoli devono tenere in considerazione (soprattutto per chi sceglie il metodo previsionale) le novità previste nella prossima legge di bilancio (2019) che avranno effetto dal 2018, come la mini-Ires applicabile a chi effettuerà investimenti in beni strumentali o assunzioni.
Poi occorre considerare che, per l’anno 2018, è stata portata dal 40 al 30% la misura del super-ammortamento; inoltre sono stati esclusi dall’ambito oggettivo tutti i veicoli e i mezzi di trasporto.
Tra le altre modifiche si segnalano:
Il secondo acconto dell’Ires, entro il 30 novembre 2018, si paga se il debito risultante dalla dichiarazione dei redditi 2018 è superiore a 22,66 euro. Nel modello F24 va indicato il codice tributo 2002, mentre per l’Irap il codice è il 3813.
Anche le persone fisiche sono tenute, il 30 novembre, al pagamento della seconda o unica rata dell‘Irpef, se dovuta.
Nello stesso termine va versato il secondo acconto 2018 della cedolare secca sugli affitti.
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