Tabelle di Milano da far valere in sede di merito

Pubblicato il 12 luglio 2014

L'applicazione di tabelle diverse da quelle milanesi non può essere contestata per la prima volta in Cassazione

Il criterio di valutazione predisposto dal Tribunale di Milano - le cosiddette “Tabelle milanesi” - essendo ampiamente diffuso sul territorio nazionale, garantisce quell'uniformità di trattamento che è un indubbio obiettivo di uguaglianza sostanziale alla quale si deve mirare in sede di liquidazione del danno alla persona.

In ogni caso, l'applicazione di diverse tabelle, ancorché comportante liquidazione di entità inferiore a quella che sarebbe risultata sulla base dell'applicazione delle Tabelle di Milano, può essere fatta valere, in sede di legittimità, come vizio di violazione di legge, solo in quanto la questione sia stata già posta nel giudizio di merito.

E' quanto precisato dalla Corte di cassazione con sentenza n. 15909 dell'11 luglio 2014.
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