A distanza di una settimana dalla sua adozione, il nuovo Decreto Sostegni (il ter) - recante “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico” - è arrivato in Gazzetta Ufficiale (n. 21 del 27 gennaio).
Il Decreto-legge n. 4 del 27 gennaio 2022 entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione.
In breve, fornisce aiuti ai settori che sono stati chiusi a seguito della pandemia o ne sono stati fortemente danneggiati, tra cui: turismo, agenzie e tour operator, parchi divertimenti e parchi tematici, stabilimenti termali, discoteche, sale giochi e biliardi, spettacolo, cinema e audiovisivo, sport.
Settore commercio: previsto un nuovo contributo a fondo perduto a favore delle imprese che svolgono in via prevalente attività di commercio al dettaglio che:
Lato locazioni: per i mesi da gennaio a marzo 2022, limitatamente al settore del turismo, introdotto un nuovo credito imposta sugli affitti: richiesta una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel mese di riferimento dell'anno 2022 di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del 2019.
Interventi anche per limitare i maggiori costi sostenuti a seguito dell’innalzamento dell’energia: azzeramento degli oneri di sistema, riduzione per imprese energivore.
Per la parte dedicata al lavoro si seganala:
Subito fortemente criticata, la norma inserita dal Governo per limitare le frodi nella cessione dei crediti fiscali è presente nel testo del Decreto Sostegni-ter pubblicato.
L’articolo 28 va a toccare le cessioni dei crediti d’imposta e dello sconto in fattura per lavori di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza degli edifici, in aggiunta ai bonus affitti, sanificazione dei luoghi di lavoro e acquisti dei dispositivi Dpi.
Gli addetti ai lavori hanno da subito espresso il loro dissenso: pur capendo le ragioni della norma – si intende contrastare le frodi carosello e le operazioni di riciclaggio – il divieto di cessione multipla di questi crediti d’imposta, limitando quindi una sola cessione da parte dell’impresa agli intermediari finanziari, il forte rischio è la penalizzazione a carico di cittadini ed imprese oneste.
Rimasta ferma anche la data da cui opererà il blocco: il 7 febbraio, quando da più parti era stato chiesto di farla entrare in vigore dal 27 febbraio.
Si chiede all’esecutivo di mettere mano al testo dell’articolo 28: per limitare le frodi, si potrebbe consentire successive cessioni almeno tra i soggetti qualificati dal Testo Unico Bancario come intermediari finanziari ovvero banche, intermediari finanziari iscritti all'albo, società autorizzate alla cartolarizzazione e all'intermediazione finanziaria e imprese di assicurazione autorizzate a operare in Italia.
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