La Riserva speciale del Programma Nazionale "Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027" è ora attiva.
Un comunicato stampa del 14 giugno 2024 del Medio Credito Centrale rivela l'attivazione della Riserva Speciale nel quadro del Fondo di garanzia per le PMI, istituita in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Questa Riserva Speciale, dotata inizialmente di 500 milioni di euro, è stata progettata per rafforzare le garanzie offerte dal Fondo, principalmente per le PMI, i professionisti e le piccole imprese a media capitalizzazione nelle Regioni meno sviluppate d'Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).
L'accordo di finanziamento è stato formalizzato il 21 dicembre 2023 tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Mediocredito Centrale S.p.A. Conformemente all'articolo 68, paragrafo 2, del Regolamento UE 2021/1060, la Riserva speciale prosegue le attività della Riserva PON Imprese e Competitività del periodo 2014-2020, rispettando i criteri di selezione e le regole di ammissibilità delle spese per il nuovo periodo di programmazione 2021-2027.
La Riserva speciale è progettata per finanziare iniziative che spingono verso un'economia più verde e digitalizzata, attraverso la facilitazione di accesso al credito.
Coprendo una percentuale significativa del rischio associato agli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione, la Riserva mira a stimolare progetti che altrimenti potrebbero non trovare finanziamenti. Inoltre, promuove l'installazione di attrezzature avanzate e supporta il capitale circolante necessario per realizzare trasformazioni sostenibili nelle operazioni aziendali. Questo supporto è fondamentale per accelerare la transizione verso pratiche di business più sostenibili ed efficienti, essenziali per il futuro economico e ambientale dell'Italia.
Le operazioni finanziarie ammissibili nel contesto della Riserva speciale possono riguardare il finanziamento di investimenti in beni materiali e immateriali. Questi investimenti possono essere già in corso al momento della richiesta di garanzia, purché non siano stati completati alla data di concessione della stessa. È possibile anche finanziare il capitale circolante, sempre nel rispetto delle normative europee riguardanti l'uso delle risorse dei fondi strutturali e di investimento europei, la regolamentazione sugli aiuti di Stato, e i criteri di selezione delle operazioni della Riserva speciale.
Non sono, invece, ammissibili le operazioni volte al consolidamento di debiti finanziari a breve termine, alla rinegoziazione di prestiti esistenti, al finanziamento di attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, ai finanziamenti misti e agli acquisti di terreni che eccedano il 10% delle spese totali ammissibili dell'operazione. Ulteriori esclusioni si applicano ai settori e alle aree di intervento specificati dall'art. 7, paragrafo 1, del Regolamento UE 2021/1058 e dall'elenco dei settori di attività previsti dall'allegato 3 del medesimo regolamento (ATECO 2007 settori ammissibili).
L'intervento della Riserva speciale è principalmente indirizzato a sostenere le PMI, le piccole imprese a media capitalizzazione e i professionisti che dispongono di una sede principale o di una unità locale nelle Regioni meno sviluppate (RMS). Questo supporto mira a incentivare lo sviluppo economico in aree che necessitano di un impulso per aumentare la competitività e l'innovazione.
NOTA BENE: Attraverso questo orientamento, la Riserva speciale si propone di equilibrare le disparità regionali, promuovendo la crescita e lo sviluppo sostenibile in zone che altrimenti potrebbero rimanere marginalizzate nel contesto economico più ampio.
Come specificato nella circolare del 14 giungo 2024 del MCC, la Riserva speciale si propone di rafforzare le misure di copertura del Fondo, intervenendo nel finanziamento delle operazioni in diverse modalità:
Inoltre, la Riserva speciale copre una quota fino all'80% della tranche junior dei portafogli di finanziamenti. Il limite massimo di copertura è del 10% dell'ammontare totale del portafoglio di finanziamenti. Tuttavia, questo limite può salire al 12% nel caso in cui i finanziamenti siano destinati a supportare progetti di ricerca, sviluppo e innovazione o programmi di investimenti.
Recentemente, è stato effettuato un versamento significativo di 150 milioni di euro a favore del Fondo di garanzia, testimoniando l'impegno continuo verso il sostegno delle iniziative imprenditoriali nelle regioni meno sviluppate e nel promuovere l'innovazione e la competitività attraverso questi strumenti finanziari.
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