In sede di riunione, nella giornata di ieri 7 settembre, l’ufficio legislativo del ministero della Giustizia, i capigruppo di maggioranza nella commissione Giustizia del Senato e le tre relatrici hanno risolto alcune impasse sull’esame del testo di riforma del rito civile, che il 14 settembre è atteso in Aula.
La discussione si è incentrata sulla prima udienza e sul sistema di preclusioni e decadenze previste per prima fase al fine di far arrivare il procedimento davanti al giudice già in un uno stato avanzato di precisazione.
E’ stata trovata un’intesa in ordine ai seguenti temi:
E’, invece, colpita da decadenza la mancata proposizione da parte dell’attore, almeno 50 giorni prima dell’udienza di comparizione o almeno 10 giorni prima nel caso di abbreviazione di termini, delle domande e delle eccezioni conseguenti alla domanda riconvenzionale o alle eccezioni del convenuto. Questi avrà 30 giorni di tempo per precisazioni e modifiche.
Altro tema scottante che ha trovato soluzione è quello riguardante la contumacia del convenuto: eliminata la disposizione per la quale tale stato ha come conseguenza la non contestazione dei fatti posti a fondamento della domanda.
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