La Camera ha approvato ieri, 5 agosto, in via definitiva, il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del DL n. 80/2021, cosiddetto Decreto reclutamento.
Si tratta del provvedimento contenente misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia.
Sul testo, il Governo ha posto e ottenuto il voto di fiducia, così come nel precedente passaggio presso l’aula del Senato.
Nel Decreto, misure tese ad accelerare le procedure per il reclutamento del personale a tempo determinato nelle Pubbliche amministrazioni e anche per il conferimento di incarichi a professionisti da impiegare per l’attuazione del PNRR.
Per tale ultima finalità, il Dipartimento della funzione pubblica, attraverso il portale del reclutamento – che partirà ufficialmente a settembre ma sarà accessibile, in via sperimentale, per l'inserimento dei curricula a partire dal giorno successivo alla pubblicazione in G.U. della legge di conversione del Decreto - istituisce uno o più elenchi ai quali possono iscriversi esperti e professionisti per il conferimento di incarichi di collaborazione con contratto di lavoro autonomo.
Nella categoria dei professionisti sono ricompresi anche quelli non organizzati in ordini o collegi, in possesso o dell'attestato di qualità e di qualificazione professionale dei servizi, rilasciato da una associazione professionale inserita nell'elenco del Ministero dello sviluppo economico, o in possesso di certificazione secondo Norma Tecnica UNI.
Per l’iscrizione nell’elenco relativo a professionisti ordinisti a cui possono essere conferiti incarichi di collaborazione, il predetto decreto ministeriale individua quali requisiti:
Nel corso dell’esame al Senato – si rammenta - è stato soppresso l’ulteriore requisito della permanenza per almeno cinque anni nel relativo albo, collegio o ordine professionale comunque denominato.
Il Decreto legge contiene anche disposizioni volte rafforzare l'efficienza della giustizia, realizzando, in particolare, quanto specificamente previsto nel PNRR per favorire la piena operatività delle strutture dell’ufficio per il processo.
In proposito, viene autorizzato il reclutamento degli addetti all’ufficio per il processo sia nell’ambito della giustizia ordinaria che in quello della giustizia amministrativa di un contingente massimo di 16.500 unità di addetti, comprese le 400 unità che verranno alla Corte di cassazione, sulla base di uno specifico progetto organizzativo del Primo presidente della corte di cassazione, con l'obiettivo "prioritario” contenere la pendenza nel settore civile e del contenzioso tributario.
Si tratta di assunzioni con contratto di lavoro a tempo determinato, articolate nel periodo 2021-2024, in due scaglioni, della durata massima di due anni e nove mesi per il primo scaglione e di due anni per il secondo.
Proprio nei giorni scorsi, a tal proposito, sono stati pubblicati i decreti sulla determinazione del contingente e delle modalità di assunzione degli addetti all’Ufficio per il processo ed è stato dato avvio al reclutamento delle prime 8.250 unità.
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