Rapporto pari opportunità: aggiornate le Faq del Ministero del lavoro

Pubblicato il 20 agosto 2024

Aggiornate sul sito del Ministero del lavoro, in vista della scadenza del 20 settembre 2024, le Faq sul rapporto biennale delle pari opportunità 2022-2023.

Arrivano dunque ulteriori chiarimenti che si aggiungono a quelli pubblicati il 28 giugno 2024: prima di analizzare nel dettaglio, un breve riepilogo sull’ambito di applicazione e sulle modalità di compilazione del rapporto.

Ambito di applicazione

Le aziende pubbliche e private che occupano oltre 50 dipendenti devono redigere un rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile ai sensi dell’articolo 46 del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna).

NOTA BENE: Le imprese e gli uffici pubblici che presentano un organico inferiore possono, su base volontaria, redigere il rapporto. In tal modo possono fruire delle agevolazioni previste.

Contenuti e tempistiche

Il rapporto deve essere compilato ogni 2 anni e contiene informazioni relative allo stato delle assunzioni, la formazione, la promozione professionale, i livelli, i passaggi di categoria o di qualifica, altri fenomeni di mobilità, l’intervento della Cassa integrazione guadagni, i licenziamenti, i prepensionamenti, pensionamenti e la retribuzione effettivamente corrisposta al personale impiegato.

Tutti i dati per ogni informazione evidenziano la quota relativa al personale femminile.

La redazione del rapporto e il salvataggio a sistema dello stesso equivalgono alla trasmissione del rapporto alla consigliera o al consigliere regionale di parità.

Una copia del rapporto, unitamente alla ricevuta, deve essere trasmessa dal datore di lavoro in modalità telematica anche alle rappresentanze sindacali aziendali.

Il termine ultimo per trasmettere il rapporto è, come sopra accennato, fissato al 20 settembre 2024.

Come si compila

Per semplificare la compilazione e la trasmissione del rapporto, il Ministero del lavoro ha messo a disposizione delle aziende un applicativo che consente di semplificare l’inserimento dei dati, facilitandone la lettura e l’analisi.

L’accesso all’applicativo all’interno del portale Servizi Lavoro del Ministero del Lavoro https://servizi.lavoro.gov.it può essere effettuato dal legale rappresentante o da altri soggetti dallo stesso delegati (responsabile del personale, commercialisti, consulenti del lavoro) in possesso delle credenziali di accesso SPID/CIE.

Come reso noto dal Ministero nel Manuale Utente, dalla pagina dei Rapporti periodici, cliccando sul Pulsante “Nuovo”:

Nel campo “Biennio di riferimento”, l’operatore può scegliere il biennio per il quale creare il rapporto.

Selezionando il biennio “2022/2023”, l’operatore può:

Il modello excel è scaricabile dalla schermata principale dell’applicativo, con il Tasto “Download del file excel”.

Nel caso si scegliesse la precompilazione da excel, i valori presenti nel file importato sono riportati all’interno delle varie sezioni del rapporto online.

I codici di livello indicati nella lista delle tabelle 2.2 e 2.8 sono stati popolati secondo una nomenclatura omogenea per tutti i CCNL.

Trasmissione e ricevuta

Compilate tutte le sezioni del rapporto, è possibile procedere al salvataggio dei dati, cliccare sul pulsante “Salva”, finalizzare e trasmettere il rapporto se tutte le informazioni inserite sono congrue e corrette.

Le nuove Faq

Obbligo di presentazione

Con riferimento ai quesiti sui criteri di computo della forza aziendale minima di 50 lavoratori al 31 dicembre 2023, che determina l’obbligo di presentazione, il Ministero chiarisce che:

Congedi e cig

Per quanto riguarda il numero dei dipendenti in Cig, il Ministero chiarisce che devono essere inclusi quelli che nel corso del 2023 abbiano fruito di almeno un giorno di cassa integrazione.

Dati retributivi

Con riferimento al dato retributivo, viene applicata anche alle competenze accessorie (come già avvenuto per i benefit), la regola secondo cui le somme da indicare sono quelle imponibili a livello fiscale e previdenziale.

In sintesi

Obbligo di redazione

Aziende pubbliche e private con oltre 50 dipendenti

Contenuto del rapporto

Stato delle assunzioni, formazione, promozione professionale, livelli, passaggi di categoria o qualifica, mobilità, collocazione in cassa integrazione, licenziamenti, pensionamenti, prepensionamenti e trattamenti retributivi.

Congedi e Cig

Per quanto riguarda il numero dei dipendenti in Cig, devono essere inclusi quelli che nel corso del 2023 abbiano fruito di almeno un giorno di cassa integrazione.

Redazione su base volontaria

Anche le imprese con fino a 50 dipendenti possono redigere il rapporto su base volontaria

Trasmissione del rapporto

La redazione e il salvataggio del rapporto equivalgono alla trasmissione alla consigliera o al consigliere di parità, a cui è attribuito un identificativo univoco per accedere ai dati contenuti nei rapporti trasmessi dalle aziende.

Una copia del rapporto deve essere trasmessa, unitamente alla ricevuta, con modalità telematica, dal datore di lavoro anche alle rappresentanze sindacali aziendali entro il termine di trasmissione del rapporto (20 settembre 2024 per il biennio 2022-2023)

Termine di trasmissione per il biennio 2022-2023

20 settembre 2024 (in deroga all'ordinario termine del 30 aprile)

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