Corte di cassazione e Procura generale hanno sottoscritto, il 3 gennaio 2017, un protocollo d’intesa sulla trattazione dei ricorsi presso le sezioni penali.
Il fine è quello dichiarato di rendere uniformi e semplificate le modalità organizzative delle sezioni penali della Suprema corte e della Procura, attraverso l’individuazione di “prassi omogenee e condivise” nei rapporti tra i due uffici.
In primo luogo, le parti convengono, al fine di rendere più efficiente il coordinamento delle attività, sull’utilità dell'indicazione di sostituti procuratori generali, uno per ciascuna sezione, ai quali va attribuita la funzione di svolgere attività di raccordo e collegamento con la sezione, soprattutto rispetto alle richieste urgenti di atti e allo scambio di informazioni.
Presso la cancelleria di ogni sezione, altresì, viene individuato un funzionario delegato ai contatti, punto di riferimento del procuratore di collegamento appena menzionato.
Tra gli altri punti del protocollo, si prevede che le segnalazioni sui processi di particolare importanza dovranno essere trasmesse tempestivamente, con l’indicazione della data di udienza, al Segretario generale della Corte e al procuratore di collegamento.
Inoltre, i fascicoli relativi ai ricorsi che prevedono requisitoria scritta, dovranno essere trasmessi dopo la fissazione dell’udienza di trattazione, secondo la prassi già adottata da alcune sezioni.
Sottolineata la necessità che venga assicurato alla Procura, salvo casi particolari, un termine non inferiore ai sessanta giorni per lo studio dei ricorsi e la redazione delle relative requisitorie scritte.
Per finire, le parti condividono la prassi secondo cui alla Procura debbano essere comunicati i provvedimenti di scarcerazione conseguenti alla revoca di una sentenza di condanna ex articolo 625-ter C.p.p. e, comunque, in tutti i casi di caducazione del titolo esecutivo.
Questo al fine di “evitare effetti pregiudizievoli in materia di libertà personale”.
Il protocollo d’intesa sul rito penale tra Cassazione e Procura si affianca a quello già sottoscritto dalle medesime parti, il 17 novembre 2016, per quel che riguarda il nuovo rito civile in cassazione.
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