Dall’annuncio dell’approvazione in Consiglio dei ministri della Nadef 2019 alla sua pubblicazione ufficiale sono trascorse 24 ore. Infatti, il documento programmatico è stato diffuso ieri sera, 1° ottobre, sul sito Mef.
La prima giornata, dopo la comunicazione dell’avvenuto consenso del governo, è passata attraverso una serie di valutazioni del mondo politico che hanno riguardato soprattutto le coperture per evitare l’innalzamento dell’Iva, ma che si sono soffermate anche sull’elevato numero di disegni di legge che accompagneranno la manovra: in totale sono 22.
Seppur dato come inserito nella bozza, il Ddl sulla riforma del catasto non è presente nel documento finale. Ciò implica che non sarà attuato il proposito di rivedere le basi imponibili su cui calcolare le tasse sugli immobili.
La richiesta di mettere mano a tale settore arriva direttamente dalla Ue, visto l’esistente disallineamento dei valori catastali degli immobili con quelli di mercato. La prevista riforma, però, preoccupa i soggetti coinvolti nel settore immobiliare che temono di vedere innalzate le imposte sulla casa, in un momento in cui la crisi non accenna ad arrestarsi. Inoltre, la previsione dell’introduzione di nuove tasse comprimerebbe ulteriormente i consumi.
Quindi, il mancato inserimento della riforma catastale nella prossima manovra placherà sicuramente gli animi.
Rimangono in bilico, invece, le voci di possibili tagli agli incentivi fiscali relativi gli interventi di ristrutturazione sugli immobili: si è detto che saranno concessi in funzione del reddito dei contribuenti. Ciò, però, stride con le affermazioni del ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, il quale ha asserito di ritenere necessari gli incentivi per le ristrutturazioni e per l'efficienza energetica.
Il regime della sanità italiana subirà il ritocco dei ticket di accesso alle prestazioni mediche.
L’idea è di rendere il sistema più omogeneo ed equo, superando l'introduzione del superticket, ossia il balzello di 10 euro su visite ed esami, visto come un limite che non consente a molti cittadini di accedere al Servizio sanitario nazionale.
Inoltre, il ticket sarà modulato a seconda del reddito familiare equivalente (in base alla composizione del nucleo familiare), seguendo un criterio di progressività che dovrebbe creare fasce di compartecipazione diverse. Previsto un tetto massimo di spesa annua superato il quale non si dovrà più pagare.
Tra i Ddl previsti emerge il Family act. Si tratta di un progetto per dare sostegno alla famiglia, in particolare alla genitorialità e alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
“Si recepirà” – si legge nella Nadef – "la direttiva europea sui congedi di paternità e sulla conciliazione tra lavoro e vita privata, si rivedrà la disciplina dei congedi parentali e dello smart working e si adotteranno misure di sostegno all’educazione dei figli e alla frequenza degli asili nido”.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".