A seguito dell’approvazione del decreto legislativo n. 1/2024 – c.d. Decreto Adempimenti – l’Agenzia delle Entrate si è messa già al lavoro per attuare quanto stabilito nell’articolo 15 di detto provvedimento.
E proprio in occasione della pubblicazione in formato definitivo della modulistica 2024, relativa al periodo d'imposta 2023, la cui scadenza è fissata al 28 febbraio 2024, verrà data contezza dell’opera di semplificazione dei modelli partendo dal noto quadro RU, riguardante il monitoraggio dei crediti di imposta.
Lo ha annunciato la stessa Agenzia durante il VII Forum nazionale dei commercialisti ed esperti contabili.
Nello stesso è stata fornita anche una precisazione in merito all’obbligo di emissione della fattura in formato elettronico tramite il Sistema di Interscambio.
Partiamo dal ricordare cosa stabilisce l’articolo 15 del decreto legislativo 1/2024 (Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari) pubblicato nella G.U. n. 9 del 2024 ed entrato in vigore il 13 gennaio.
Art. 15 - Semplificazione dei modelli di dichiarazione relativi alle imposte sui redditi, all'IRAP e all'IVA |
1. Al fine di semplificare la modulistica relativa all'adempimento degli obblighi dichiarativi, a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023, con i provvedimenti del direttore dell'Agenzia delle entrate, sentito il Garante per la protezione dei dati personali nei casi previsti dall'articolo 36, comma 1, del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, che approvano i modelli dichiarativi di cui agli articoli 1 e 8 del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, sono progressivamente eliminate da ciascun modello le informazioni che non sono rilevanti ai fini della liquidazione dell'imposta o che l'Agenzia delle entrate può acquisire tramite sistemi di interoperabilità delle banche dati proprie e nella titolarità di altre amministrazioni. Con i medesimi provvedimenti del direttore dell'Agenzia delle entrate sono progressivamente ridotte, le informazioni relative ai crediti d'imposta derivanti da agevolazioni concesse agli operatori economici da indicare nei modelli dichiarativi. |
Alla fine dicembre l’Amministrazione finanziaria ha messo online le bozze di alcuni modelli dichiarativi tra cui REDDITI 2024, nel quale, però, ha specificato l’Agenzia, risulta assente il quadro RU e le relative istruzioni, aggiungendo che saranno oggetto di inserimento nella versione definitiva, la cui pubblicazione è attesa, con provvedimento direttoriale a fine febbraio 2024.
Come anticipato, il quadro RU presente nei modelli REDDITI è dedicato al monitoraggio dei crediti di imposta. E su questo si opererà la prima semplificazione citata nel Decreto Adempimenti riguardante i modelli dichiarativi. Dunque le novità si avranno già nella modulistica 2024, relativa al periodo d’imposta 2023.
Ma come si presenterà nel modello 2024 il quadro RU?
L’Agenzia, durante l’evento, ha comunicato che non verrà più richiesta l'indicazione nella sezione I del quadro RU di alcuni crediti “non automatici”, ossia concessi da amministrazioni pubbliche, diverse dall'Agenzia delle Entrate, che trasmettono alla medesima i dati relativi ai beneficiari e all'importo riconosciuto, e per i quali è prevista quale unica modalità di fruizione la compensazione “esterna”. ai sensi dell'articolo 17 del D.lgs. n. 241/1997.
L’Agenzia delle Entrate ha aggiunto che l’opera di snellimento del quadro RU si allargherà alle seguenti sezioni, in quanto le informazioni relative saranno indicate nella sezione I:
ATTENZIONE: Nella sezione I del quadro RU permane l'obbligo di indicare l'informazione relativa ad eventuali trasferimenti dei crediti ad altri soggetti nell'ambito del consolidato fiscale, della c.d. trasparenza o nelle operazioni straordinarie.
Nel corso del Forum, l’Agenzia non ha fornito nuovi elementi riguardanti altri quadri delle dichiarazioni le cui versioni definitive saranno rese note a fine febbraio.
Tuttavia, attingendo dal suddetto articolo 15 del decreto Adempimenti, si evince che dovranno essere progressivamente ridotte le informazioni relative ai crediti d’imposta derivanti da agevolazioni concesse agli operatori economici da indicare nei modelli dichiarativi.
Viene, però, previsto un limite all’opera semplificativa: non riguarderà crediti d’imposta la cui indicazione nei modelli di dichiarazione dei redditi è richiesta al fine di acquisire specifiche informazioni aggiuntive, che dovrebbero altrimenti essere fornite con apposite comunicazioni.
Altro intervento da parte dell’Agenzia delle Entrate ha riguardato l’obbligo della fattura elettronica previsto dal 1° gennaio 2024 per tutte le partite Iva.
Su tale tema è stato chiesto se le piccole associazioni che applicano il regime speciale di cui alla L. n. 398/1991 e che non percepiranno alcun compenso di natura commerciale nel 2024, ma solo incassi di natura istituzionale, sono incluse nell’obbligo di fatturazione elettronica in quanto aventi partita Iva.
Secondo l’Agenzia, stante la normativa in vigore, sono tenuti, a partire dal 1° gennaio 2024, ad emettere fatture elettroniche e trasmetterle via SdI tutti i soggetti passivi d’imposta residenti o stabiliti in Italia,
Unica eccezione riguarda i soggetti che effettuano prestazioni sanitarie, per i quali, nel 2024, vige ancora il divieto di fatturazione elettronica verso i consumatori finali.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
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