Modello di comunicazione integrativa per la ZES del Mezzogiorno, tutte le novità

Pubblicato il 10 settembre 2024

L'Agenzia delle Entrate ha reso disponibile un modello di comunicazione integrativa che le imprese devono utilizzare per accedere al credito d'imposta per gli investimenti nella Zona Economica Speciale unica del Mezzogiorno.

Questo modello è necessario per le imprese che hanno già presentato una comunicazione a partire dal 12 giugno 2024.

Il nuovo modello, con le relative istruzioni per la compilazione, è stato approvato con il provvedimento firmato dal direttore delle Entrate Ruffini in data 9 settembre 2024.

Ricordiamo brevemente come è nato l’incentivo per le imprese ubicate nella ZES unica del Mezzogiorno e l’evoluzione normativa che ha portato al nuovo modello di comunicazione integrativa.

ZES unica Mezzogiorno, la normativa

L'articolo 16 del Decreto legge n. 124 del 19 settembre 2023, convertito dalla legge 13 novembre 2023, n. 162 (Decreto sud), introduce un credito d'imposta per le imprese che effettuano investimenti dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024. Questi investimenti devono riguardare l'acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive situate nelle Zone Economiche Speciali (ZES) uniche.

In attuazione dell'articolo 5, comma 2, del decreto del Ministro per gli affari europei e altre materie, datato 17 maggio 2024, il Direttore dell’Agenzia delle entrate (provvedimento prot. n. 262747/2024) ha definito il contenuto e le modalità di trasmissione della comunicazione necessaria per accedere all'agevolazione.

Le imprese erano tenute a presentare questa comunicazione dal 12 giugno 2024 al 12 luglio 2024, esclusivamente con modalità telematiche, direttamente dal beneficiario oppure avvalendosi di un soggetto incaricato della trasmissione della dichiarazione.

Successivamente è arrivato il decreto legge Omnibus con altre significative modifiche sull’agevolazione fiscale.

Novità del Decreto Omnibus sulle Zone economiche speciali uniche

Il Decreto Legislativo Omnibus (DL n. 113/2024), attualmente in esame in Commissione al Senato, ha introdotto significative novità riguardanti le ZES uniche, mirando a potenziare l'efficacia degli incentivi per gli investimenti nel Mezzogiorno.

Una delle principali innovazioni è l'introduzione di una comunicazione integrativa che le imprese devono trasmettere all'Agenzia delle Entrate dal 18 novembre al 2 dicembre 2024. Questa nuova disposizione richiede che le imprese attestino la realizzazione degli investimenti per i quali hanno richiesto il credito d'imposta, con un termine ultimo fissato al 15 novembre 2024.

ATTENZIONE: La mancata presentazione di tale comunicazione entro i termini stabiliti comporta la decadenza dall'agevolazione.

Tali novità si applicano anche qualora la comunicazione inviata ai sensi dell’articolo 5, comma 1, del citato decreto rechi l’indicazione di investimenti agevolabili e già realizzati alla data di trasmissione della stessa comunicazione.

Inoltre, il decreto Omnibus ha stanziato una dotazione finanziaria aggiuntiva di 1,67 miliardi di euro, che si aggiunge ai 1,6 miliardi già previsti, per sostenere ulteriormente gli investimenti nella regione.

Pertanto, con il provvedimento del 9 settembre 2024, è stato approvato il modello denominato “Comunicazione integrativa per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nella ZES unica”, con le relative istruzioni, e sono definite le modalità di trasmissione telematica.

ZES unica, nuovo modello di comunicazione integrativa

Il nuovo modello di comunicazione integrativa è stato approvato in risposta alle disposizioni del DL n. 113/2024 ed è essenziale per le imprese che necessitano di attestare la realizzazione degli investimenti nella Zona Economica Speciale unica. Questo è disponibile gratuitamente sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it.

NOTA BENE: La comunicazione integrativa è inviata, a pena di decadenza dall’agevolazione, dagli operatori economici che hanno già presentato la comunicazione originaria, per attestare l’avvenuta realizzazione entro il termine del 15 novembre 2024 degli investimenti indicati nella stessa comunicazione.

La struttura del modello include vari quadri:

Per facilitare il processo, è stato reso disponibile il software "Zes unica integrativa" sul sito delle Entrate, tramite il quale deve avvenire la trasmissione della comunicazione integrativa

Procedura per l’invio della comunicazione integrativa

La comunicazione integrativa, un passaggio ora fondamentale per l'accesso al credito d'imposta per gli investimenti nella Zona Economica Speciale unica, deve essere inviata tra il 18 novembre 2024 e il 2 dicembre 2024.

L’invio si svolge esclusivamente online, utilizzando il software "ZES UNICA INTEGRATIVA", che si può scaricare gratuitamente dal sito dell'Agenzia delle Entrate. Le imprese possono gestire direttamente l'invio o affidarsi a un intermediario autorizzato.

Una volta inviata la comunicazione integrativa, l'Agenzia delle Entrate verifica e processa la documentazione. Entro cinque giorni dalla presentazione, viene emessa una ricevuta, che conferma l'accettazione o segnala eventuali errori con le relative motivazioni, ed è accessibile attraverso l'area riservata del sito dell'Agenzia dedicata al richiedente.

In caso di scarto della comunicazione, a causa di incoerenze o errori formali, è permessa la ritrasmissione entro cinque giorni dal termine ultimo previsto, purché la comunicazione originaria sia stata inviata nei termini regolamentari. Durante il periodo stabilito, è anche possibile aggiornare o annullare completamente una comunicazione precedentemente inviata, ma annullare una comunicazione comporta la perdita dell'agevolazione fiscale.

Dati richiesti e cause di scarto nella comunicazione integrativa

Nella comunicazione integrativa, richiesta per confermare gli investimenti idonei al credito d'imposta nella Zona Economica Speciale, è essenziale includere dati specifici e accurati, come:

Tutti questi dati sono fondamentali per dimostrare la legittimità e l'esattezza degli investimenti effettuati grazie agli incentivi statali.

Tuttavia, la comunicazione integrativa può essere scartata per vari motivi, spesso legati a incongruenze o errori nei dati forniti. Alcuni degli errori più comuni che portano allo scarto includono:

1. Partita IVA non attiva: se al momento dell'invio della comunicazione integrativa, il richiedente non possiede una partita IVA attiva, la comunicazione sarà automaticamente scartata.

2. Discrepanze nelle fatture elettroniche: gli estremi delle fatture elettroniche riportati devono corrispondere esattamente ai dati presenti nella banca dati dell'Agenzia delle Entrate. Qualsiasi discrepanza in queste informazioni può causare lo scarto della comunicazione.

3. Codici errati: i codici attività e i codici catastali delle strutture produttive devono essere correttamente associati e conformi a quelli precedentemente comunicati. Errori in questi dati possono portare a incompatibilità nel processo di verifica.

4. Incongruenze con la comunicazione originaria: se i dati presentati nella comunicazione integrativa differiscono significativamente da quelli forniti nella comunicazione originaria senza una giustificazione valida, questo può portare allo scarto.

È fondamentale, quindi, che le imprese prestino la massima attenzione nella compilazione e nell'invio della comunicazione integrativa, assicurandosi che tutte le informazioni siano corrette e aggiornate per evitare ritardi o la perdita delle agevolazioni fiscali previste.

Utilizzo del credito d’imposta

Per garantire il rispetto dei limiti di spesa, il credito d'imposta può essere utilizzato dai beneficiari solo in compensazione, a partire dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento relativo, e non prima dell'emissione di una seconda ricevuta che conferma il riconoscimento del credito.

L'utilizzo di questo credito avviene esclusivamente attraverso la presentazione del modello F24 attraverso i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate.

In caso l'importo del credito utilizzato superi quello ammissibile, considerando anche utilizzi precedenti, il modello F24 sarà scartato e lo scarto sarà comunicato all'utente tramite i servizi online dell'Agenzia.

NOTA BENE: Con il provvedimento n. 350036 del 9 settembre 2024 sono state, inoltre, apportate modifiche al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate dell’11 giugno 2024, eliminando alcuni paragrafi incompatibili con le nuove disposizioni del decreto-legge, e stabilendo che le comunicazioni presentate secondo questi paragrafi non sono più valide.
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