Manovre estive. Intervista a Siciliotti
Pubblicato il 14 ottobre 2011
Claudio Siciliotti, presidente Cndcec, è intervenuto sulle novità apportate dai decreti fiscali di questa estate.
Nel commentare il susseguirsi delle manovre fiscali, che correggendosi con così poco tempo di preavviso hanno generato più di una qualche confusione nei contribuenti, Siciliotti ha sottolineato che la necessita di un intervento a sostegno dei conti pubblici non può non avere ripercussioni anche sulle tasche dei contribuenti e che in fondo la vera ripresa economica del Paese può essere raggiunta solo attraverso una riduzione dell’imposizione fiscale.
La necessità di mettere in atto misure sempre più stringenti contro l’evasione fiscale ha fatto apparire il fisco più “
feroce” che “
efficiente” nei confronti dei cittadini, i quali hanno recepito molte di quelle stesse misure in senso negativo.
Alla situazione come delineata, il presidente dei Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ha risposto proponendo di usare i professionisti per svolgere azioni di controllo, responsabilizzandoli. Ha ipotizzato un'alleanza tra produttori e professionisti, con questi pronti ad assumere le vesti di coadiuvatori del Fisco nell’azione di controllo e di prevenzione, come del resto già è avvenuto per le compensazioni Iva.
Su altro fronte, quello sindacale, segnaliamo che all'ipotesi dell’abolizione del compenso di 1,03 euro per gli intermediari fiscali che inviano le dichiarazioni all’agenzia delle Entrate per finanziare una minima parte del Decreto Sviluppo, si è alzato un coro di proteste da tutte le sigle sindacali di categoria. La risposta di Marco Rigamonti, Presidente Aidc, è: “
Facciano pure, ci liberano del fastidio di compilare la fattura all’agenzia per pochi spiccioli”. E c’è chi non ha potuto non ricordare che “
sono i professionisti ad aver creato il potente data base del fisco, a costo zero per l’amministrazione”.