E’ stato sottoscritto dal Presidente del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno, il testo del decreto che disciplina i criteri di redazione e i limiti dimensionali dei ricorsi e degli atti difensivi nel processo amministrativo.
Il decreto in oggetto, n. 167 del 22 dicembre 2016, è volto all’attuazione delle riforme contenute nel Decreto legge n. 168/2016, e, specificamente, del nuovo articolo 13-ter dell’allegato II del Decreto legislativo n. 104/2010.
Si rammenta, sul punto, la novità della previsione di misure volte ad assicurare la sinteticità e la chiarezza degli atti delle parti nel contenzioso di tipo amministrativo.
Tra i criteri di redazione degli atti di parte indicati nel testo, viene previsto che gli stessi:
Di seguito vengono fissati gli specifici limiti dimensionali:
Specifici limiti dimensionali sono poi previsti per l’autonoma domanda di misure cautelati e per le memorie di replica (massimo di 10mila o 20mila caratteri, a seconda dei riti).
Dai limiti dimensionali sono tuttavia escluse le intestazioni e le altre indicazioni formali dell’atto, specificamente segnalate all’articolo 4 del decreto.
Disciplinate, quindi, le deroghe ai citati limiti, il procedimento di autorizzazione per ottenere il superamento degli stessi, nonché le specifiche tecniche del provvedimento.
Il testo del decreto resta in attesa della relativa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e diverrà applicabile, sulla base della disciplina transitoria ivi indicata, per le controversie il cui termine di proposizione del ricorso di primo grado o di impugnazione inizi a decorrere trascorsi trenta giorni dalla pubblicazione del medesimo.
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