La regolare dichiarazione dell’imposta non evita il sequestro preventivo

Pubblicato il 05 marzo 2013 La disposizione di cui all’articolo 10-ter del Decreto legislativo n. 74/2000, che punisce chiunque non versi l'imposta sul valore aggiunto, dovuta in base alla dichiarazione annuale, entro il termine per il versamento dell'acconto relativo al periodo di imposta successivo, è indifferente alla circostanza della corretta indicazione Iva in dichiarazione.

Ne discende la legittimità del sequestro preventivo che sia stato disposto in caso di omesso versamento di Iva entro il limite massimo fissato dalla legge anche qualora l’imposta sia stata regolarmente dichiarata e, addirittura, siano già state pagate le prime rate del debito con il Fisco.

E’ quanto evidenziato dai giudici di Cassazione nel testo della sentenza n. 10109 depositata il 4 marzo 2013.
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