La compilazione del Pvc interrompe la prescrizione del reato tributario

Pubblicato il 02 ottobre 2012 Il processo verbale di constatazione (Pvc) è idoneo, di per sé, ad interromperne la prescrizione del reato tributario sotteso e ciò indipendentemente dal fatto che lo stesso sia stato notificato o meno all'interessato. Ed infatti, la prescrizione si interrompe nel momento stesso in cui il Pvc viene compilato entro l'ordinario termine previsto.

E’ quanto precisato dai giudici di Cassazione nel testo della sentenza n. 37933 del 1° ottobre 2012, pronunciata con riferimento ad una vicenda in cui le corti di merito avevano ritenuto erroneamente prescritto il reato di dichiarazione fraudolenta contestato ad un uomo, in considerazione del fatto che erano trascorsi sei anni dalla presentazione della relativa denuncia annuale ed il Pvc era stato notificato solo successivamente allo scadere del termine ordinario. Ciò che doveva ritenersi determinante – a detta della Suprema corte – era che la redazione del verbale si era avuta, comunque, prima di tale periodo.

Altra decisione di legittimità, la n. 37930 depositata anch’essa il 1° ottobre 2012, ha riguardato, invece, l’ipotesi di reato relativa all’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Relativamente a detto delitto, la Corte di cassazione ha sancito come i termini prescrizionali inizino a decorre dal momento dell'emissione dell'ultimo documento.
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