E’ incostituzionale la reiterazione dei contratti a termine oltre 36 mesi, per i precari della scuola ed amministrativi.
A stabilirlo è una pronuncia della Consulta pubblicata il 12 luglio 2016, in ordine alla presunta illegittimità della Legge 124/1999, art. 4 commi 1 e 11, sulle supplenze del personale docente, amministrativo tecnico ed ausiliario.
Norma per l’appunto dichiarata incostituzionale nella parte in cui autorizza, in violazione di disposizioni comunitarie, il rinnovo potenzialmente illimitato, per i suddetti soggetti, dei contratti di lavoro a tempo determinato per la copertura di posti vacanti.
La declaratoria di illegittimità costituzionale – precisa la Consulta con comunicato stampa del 12 luglio 2016 – è tuttavia limitata, stante l’avvenuta cancellazione dell’illecito comunitario, a seguito della pronuncia della Corte di Giustizia europea Mascolo 2014.
Avallate dalla Corte Costituzionale, le misure riparatorie previste, per il personale docente, dalla Legge sulla “buona scuola” e consistenti nella predisposizione di un piano straordinario di assunzioni, con selezioni a cadenza regolare.
Mentre per quanto riguarda il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, in mancanza di procedure di assunzione, è tuttavia contemplato il risarcimento del danno.
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