Il 13 settembre 2023 l’Aula del Senato ha affrontato l’esame del provvedimento relativo al disegno di legge delega per la riforma degli incentivi alle imprese. I senatori hanno dato il loro consenso - 134 voti favorevoli, 30 astenuti e nessun voto contrario – e il testo ora transita verso la Camera dei Deputati.
La necessità di mettere ordine alla disciplina è sorta per il fatto che, soprattutto negli ultimi anni a causa del Covid, del conflitto russo-ucraino, dell’aumento dei prezzi di carburanti ed energia, si è assistito alla nascita di una serie di aiuti, agevolazioni, finanziamenti, misure che hanno creato un groviglio in cui è difficile muoversi, dando spazio a delle sovrapposizioni.
Inoltre, è urgente semplificare gli adempimenti amministrativi per agevolare le imprese ad avvicinarsi alle misure studiate.
Come ogni legge delega, sono fissati principi e criteri direttivi a cui dovrà darsi attuazione attraverso i decreti legislativi, da emanarsi entro 24 mesi dall’entrata in vigore della delega.
Ma vediamo in cosa consistono questi principi.
Si legge nell’articolo 1 del provvedimento, approvato il 13 settembre 2023 dal Senato, che obiettivo è la revisione del sistema degli incentivi alle imprese al fine di rimuovere gli ostacoli al pieno dispiegamento di efficacia dell’intervento pubblico a sostegno del tessuto produttivo:
Tra le novità inserite rispetto al testo iniziale, è stato previsto che la revisione riguardi anche gli incentivi alle imprese aventi natura fiscale, eccetto la parte relativa alle modalità di fruizione e di controllo, di competenza della specifica disciplina di settore.
I principi che devono essere alla base delle politiche di incentivazione alle imprese sono i seguenti:
a) il principio della pluriennalità e della certezza dell’orizzonte temporale delle misure di incentivazione;
b) il principio della misurabilità dell’impatto economico degli incentivi;
c) il principio della programmazione degli interventi di incentivazione da parte delle amministrazioni competenti;
d) il principio del coordinamento oggettivo e soggettivo delle misure di incentivazione per evitare duplicazioni e sovrapposizioni;
e) il principio dell’agevole conoscibilità delle misure di incentivazione e fruibili da parte degli imprenditori;
f) il principio della digitalizzazione e della semplicità delle procedure, al fine di ridurre gli oneri amministrativi;
g) il principio della più ampia coesione sociale, economica e territoriale per lo sviluppo economico del Paese, con riferimento alle politiche di incentivazione della base produttiva del Mezzogiorno;
h) il principio della valorizzazione del contributo dell’imprenditoria femminile alla crescita economica e sociale del Paese.
Va posto in evidenza un altro aspetto assai rilevante inserito nella delega: la possibilità per i professionisti di accedere agli incentivi di norma riservati alle sole imprese
Dunque, spazio a misure incentivanti anche ai professionisti, ove ne ricorrano i presupposti e ove previsto.
La sistemazione degli incentivi esistenti dovrà avvenire sulla base di criteri che tengano conto:
Si apre anche al ricorso a strumenti automatici, compatibilmente con le specificità delle singole misure.
Nel testo della legge delega sulla riforma degli incentivi alle imprese non si trova un vero e proprio stop, quanto ai criteri di selezione, ai click day. Tuttavia, dovranno essere introdotte “soluzioni tecniche, finanziarie e procedurali che riducano il rischio di assegnazione delle risorse disponibili in un lasso di tempo estremamente ridotto e, in tali casi, sulla base del solo ordine cronologico di presentazione dell’istanza”, ovvero i click day.
L’articolo 6 del testo si occupa dei principi e dei criteri direttivi per dare attuazione al Codice degli incentivi.
Si dovrà procedere all’aggiornamento dei procedimenti amministrativi che dovranno essere orientati:
Infine, l’articolo 8 è riservato alla digitalizzazione, modernizzazione e semplificazione delle procedure di concessione degli incentivi, stabilendo un incremento delle potenzialità dell’attuale Registro nazionale degli aiuti di Stato e della piattaforma “Incentivi.gov.it”.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".