Il Ddl anticorruzione diventa legge

Pubblicato il 01 novembre 2012 La Camera dei deputati, nella seduta del 31 ottobre, ha definitivamente approvato, con voto quasi unanime, il disegno di legge contenente “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” cosiddetto disegno “anticorruzione”.

Il testo del provvedimento aveva incassato il giorno precedente il voto di fiducia dell'Aula. Ora è legge.

Accanto all’inasprimento delle pene per i reati di corruzione propria ed impropria (ora corruzione per l'esercizio della funzione) vengono introdotte le fattispecie dell'induzione indebita a dare o promettere utilità (concussione per induzione), che punisce sia il pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio che induce il privato a pagare (reclusione da 3 a 8 anni) sia il privato che dà o promette denaro o altra utilità (reclusione fino a 3 anni).

Introdotto anche il nuovo reato di influenze illecite di cui risponderà, con la reclusione da uno a tre anni, il soggetto che sfrutta le sue relazioni con un pubblico ufficiale o con un incaricato di un pubblico servizio.

Con il provvedimento viene anche istituita, presso le Prefetture, una white list delle aziende non soggette a tentativo di infiltrazione mafiosa operanti nei medesimi settori nonché una delega al Governo, da esercitare entro un anno, al fine di adottare un testo unico in materia di incandidabilità alle cariche elettive per coloro che abbiano riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione per i delitti previsti nel libro secondo, titolo II, capo I, del Codice penale ovvero per altri delitti per i quali la legge preveda una pena detentiva superiore nel massimo a tre anni.

Con riferimento ai magistrati che abbiano incarichi di vertice in ministeri e uffici pubblici, viene introdotto l’obbligo di dichiararsi “fuori ruolo” per tutta la durata dell'attività. Prevista, anche in questo caso, una delega al Governo per individuare, entro 4 mesi, ulteriori incarichi sottoposti a tale obbligo.
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