I CAF chiedono risorse per assicurare la gratuità delle prestazioni

Pubblicato il 18 dicembre 2017

Il nuovo Reddito di Inclusione (ReI), partito in data 1 dicembre 2017, ha portato ad un’affluenza record presso le strutture dei Centri di Assistenza Fiscale presenti sul territorio nazionale e la Consulta Nazionale CAF, con comunicato stampa del 13 dicembre 2017, ha chiesto risorse allo Stato per far fronte alla crescente richiesta di servizi da parte dei cittadini.

Infatti, oltre a chiedere informazioni sul ReI, i cittadini necessitano dell’ISEE per ottenere la nuova provvidenza, con conseguente aumento nei primi 10 giorni di dicembre di un incremento di ISEE richieste, superiore al 25%.

Inoltre, la Consulta evidenzia che sono in constante crescita i Comuni italiani che stanno chiedendo la collaborazione dei CAF per la gestione delle domande di richiesta dei ReI i quali, spesso, propongono ai CAF convenzioni a titolo totalmente gratuito.

Quindi la richiesta di servizi cresce e le risorse destinate dallo Stato per assicurare la copertura del servizio da parte dei CAF sono sempre più ridotte ed inadeguate per cui si stima che alla fine del 2017 la perdita sui bilanci dei CAF sarà di circa 10 milioni di euro a causa del superamento del budget di spesa fissato da INPS sulla convenzione ISEE.

Se permane questa situazione i CAF avranno problemi di sostenibilità economica e finanziaria e non potranno più assicurare il servizio ISEE gratuitamente ai cittadini come è avvenuto fino ad ora.

Nonostante tutto è stato assunto l’impegno, con il Presidente e il Direttore generale dell’INPS, di assicurare il servizio ISEE fino alla fine dell’anno anche in assenza di compensi ma – conclude il comunicato stampa - se dal prossimo 1 gennaio non cambierà qualcosa, grazie a specifiche misure da inserire nella Legge di Bilancio 2018, i CAF saranno costretti a chiedere soldi anche a chi richiede un sussidio economico attraverso il Reddito d’inclusione nonché a rivedere le disponibilità di collaborazione con i Comuni.

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