Si chiama Programma di Garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL) ed è il nuovo strumento di politica attiva pensato dal Governo per favorire l'occupazione.
Il suo obiettivo è raggiungere almeno 3 milioni di beneficiari entro il 2025, di cui almeno il 75% donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, giovani under 30, lavoratori over 55.
Presentato dal Ministro del lavoro, Andrea Orlando, alle parti sociali lo scorso 8 settembre, GOL potrà contare, per il raggiungimento dei piani particolarmente ambiziosi, su 4,4 miliardi di euro del PNRR (Missione 5), ai quali vanno sommati 500 milioni di euro a valere su REACT-EU, per un totale di 4,9 miliardi di euro complessivi.
Il Programma è strettamente connesso al più ampio progetto di riforma degli ammortizzatori sociali.
GOL si prefigge il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- Integrazione dei livelli essenziali delle prestazioni: diversamente dal passato, ci si concentrerà su pochi livelli (le prestazioni del programma) e per specifiche categorie di soggetti;
- Prossimità dei servizi: si vuole garantire una maggiore capillarità dei Centri per l'impiego anche attraverso l’offerta di servizi in forma digitale;
- Integrazione con le politiche attive regionali: con le regioni andranno condivise modalità attuative che evitino complicazioni amministrative;
- Integrazione con le politiche della formazione: bisognerà superare la separazione tra le politiche della formazione e le politiche attive del lavoro coinvolgendo l’intera rete dell’offerta formativa territoriale;
- Coinvolgimento delle imprese e del territorio: si dovranno definire modalità di coinvolgimento delle realtà economiche territoriali sperimentando soluzioni «negoziate» che facilitino l’ingresso in azienda alla stregua di veri e propri «patti territoriali»;
- Rete territoriale dei servizi: si dovrà garantire l’integrazione tra i servizi territoriali, soprattutto per i più fragili.
Si profilano percorsi per il lavoro differenziati in base alle specifiche competenze e allo status del lavoratore da reinserire nel mondo del lavoro.
I percorsi individuati sono 5 e sono i seguenti:
Come accennato, il Programma di Garanzia di occupabilità dei lavoratori sarà destinato ad una platea di soggetti specificatamente individuati.
Più dettagliatamente si tratta di:
Nell'ambito dell'orizzonte temporale del PNRR (il quinquennio 2021-25) si stabiliscono due milestones con 6 target di riferimento.
La milestone 1 si prefigge l'adozione dei decreti interministeriali per l’approvazione di GOL e del Piano Nuove Competenze entro il 2021 laddove la milestone 2 punta all'adozione di Piani regionali per la piena attuazione di GOL ed esecuzione di almeno il 10% delle attività previste entro il 2022.
L'obiettivo del programma è di impiegare almeno 3 milioni di beneficiari di GOL entro il 2025 (target 1) di cui almeno 800 mila da coinvolgere in attività di formazione, di cui 300 mila per il rafforzamento delle competenze digitali. (target 2).
Ambiziosi anche gli obiettivi per i Centri per l'Impiego. Almeno l’80%, in ogni regione ed entro il 2025, dovrà rispettare gli standard definiti quali livelli essenziali in GOL (target 3). Inoltre almeno 250 CPI dovranno completare entro il 2022 il 50% delle attività (escluse le infrastrutturali) previste nel Piano regionale di rafforzamento (target 4) e almeno 500 CPI dovranno completare tutte le attività previste nel Piano regionale entro il 2025 (target 5).
Con riferimento poi al rafforzamento del sistema duale, si stabilisce che almeno 135 mila ragazzi/e in più dovranno parteciparvi entro il 2025 (target 6).
Il Programma di Garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL) punta poi sulla stipula di patti territoriali.
Si tratta di accordi quadro stipulati tra il Ministero e la Regione, con la partecipazione attiva degli enti locali interessati, delle parti sociali, del sistema delle imprese e degli altri stakeholder interessati.
Obiettivo dei patti territoriali è ottimizzare, in specifici settori o filiere produttive territorialmente localizzate, il rapporto tra i sistemi del lavoro, dell’istruzione e formazione e dell’imprenditoria per garantire opportunità occupazionali e il soddisfacimento dei fabbisogni di competenze delle imprese anche in funzione dell'avvio di processi di innovazione, riconversione e trasformazione industriale.
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