La circolare n. 11/E/2023 dell’Agenzia delle Entrate offre indicazioni sulla corretta modalità di redazione degli atti di aggiornamento Pregeo e Docfa a seguito del frazionamento degli enti urbani.
Cosa accade nel frazionamento di enti urbani? In sostanza, porzioni di territorio (particelle catastali), una volta edificate, vengono censite nel Catasto fabbricati e, quindi, non più soggette ad aggiornamento al Catasto terreni, nel quale restano individuate come “enti urbani”, senza contenere alcuna indicazione dei soggetti che vantano diritti su di esse.
Quando avviene il frazionamento, è necessario procedere con la corretta modalità di redazione degli atti di aggiornamento Pregeo e Docfa per evitare che si generino disallineamenti tra il Catasto terreni e il Catasto fabbricati. Ciò ancor di più nell’ambito dell’odierna logica della gestione integrata delle banche dati catastali introdotta con il Sistema Integrato del Territorio (Sit).
La circolare n. 11 dell’8 maggio 2023 spiega che quando avviene un frazionamento del lotto urbano si interviene sul Catasto fabbricati attraverso un atto di aggiornamento Docfa; lo stesso dicasi per i frazionamenti di fabbricati.
Può essere chiesto un frazionamento al Catasto terreni con atto di aggiornamento Pregeo quando il lotto deve essere ridefinito perché:
Gli aggiornamenti dei catasti saranno richiesti quando all’atto del frazionamento al Catasto terreni dell’ente urbano, con costituzione di nuove particelle, verranno individuati nuovi legami fra le particelle di Catasto terreni e di Catasto fabbricati.
Le variazioni consisteranno:
ATTENZIONE: L’atto di aggiornamento Docfa va presentato non oltre trenta giorni dalla presentazione dell’atto di aggiornamento geometrico Pregeo.
Ulteriori indicazioni vengono fornite dalla circolare 11/2023 dell’Agenzia delle Entrate per quanto riguarda i frazionamenti finalizzati a procedimenti di espropriazione per causa di pubblica utilità.
Inoltre, a completamento del documento, si aggiunge un Allegato tecnico contenente casistiche ed esempi al fine di illustrare le procedure indicate nella circolare.
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