Proroga parziale e temporanea per la dismissione del PIN INPS. L’INPS, infatti, accoglie la richiesta presentata dal CNO dei Consulenti del Lavoro con una lettera indirizzata al Direttore Generale e si rende immediatamente disponibile a un confronto per superare le criticità tecniche e passare all’identificazione attraverso SPID, CIE e CNS.
L’Istituto, si legge nel messaggio di risposta, dal 30 settembre procederà alla dismissione definitiva dei PIN, “adeguando il proprio sistema di identificazione digitale e conservando i restanti sottosistemi di profilazione e delega a garanzia della piena fruibilità dei servizi”. Ma non per quei PIN cui sono collegati profili per l’accesso ai servizi dedicati alle aziende e ai loro intermediari.
La transizione al digitale, prevista dal 1° ottobre 2021, è stata prevista dal D.L. n. 76/2020, convertito dalla L. n. 120/2020 (c.d. “Decreto Semplificazioni 2020”), a seguito del quale, dalla predetta data, l'INPS non rilascia più Pin per i servizi online.
In particolare, al fine di assicurare una graduale transizione alle nuove credenziali (SPID, CIE e CNS), l'INPS aveva stabilito che l'accesso con il Pin da parte dei profili diversi dal “cittadino” venisse inibito dal 1° settembre. Con il messaggio n. 2926/2021, però, l'INPS ha prorogato fino al 30 settembre 2021 la validità del Pin ai profili diversi da “cittadino”. Dal 1° ottobre 2021, pertanto, sia agli utenti “cittadini” sia a quelli “non cittadini”, il Pin Inps sarebbe dovuto diventare non più utilizzabile e l'accesso ai servizi online possibile solo con le credenziali SPID, CIE E CNS.
Successivamente, il CNO dei Consulenti del Lavoro ha chiesto all'INPS di prorogare la possibilità di utilizzo dei Pin da parte dei profili diversi dal “cittadino”, cioè per le imprese e i professionisti (intermediari). Una richiesta basata sulle norme di riferimento, da cui emerge, come dettagliatamente annotano i consulenti, che il legislatore ha fissato la data limite del 30 settembre solo con riferimento alle credenziali dei profili “cittadini”. Invece, con riferimento a imprese e professionisti, la decorrenza dell'utilizzo esclusivo di SPID, CIE e CNS è legata a una data che dovrà essere stabilita da uno o più Dpcm, come prevede la legge, ad oggi non ancora emanati. Oltre questo, i consulenti chiedono la proroga a motivo di varie difficoltà tecniche, già segnalate, circa l'operatività dei subdelegati nella gestione del cassetto previdenziale e di altre funzionalità dedicate a vari adempimenti.
Dunque, l'INPS concede una proroga temporanea ed eccezionale all'uso dei Pin a cui sono collegati profili per l'acceso ai servizi dedicati alle aziende e ai loro intermediari.
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