Dichiarazione precompilata, in scadenza la comunicazione delle spese 2021

Pubblicato il 11 marzo 2022

Il prossimo 16 marzo sarà una giornata di scadenze per molti adempimenti fiscali. Oltre all’invio telematico, da parte dei sostituti d’imposta, all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi ai redditi di lavoro dipendente e assimilati, ai redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi, nonché dei dati previdenziali ed assistenziali del periodo d’imposta 2021 (CU 2022), i soggetti obbligati dovranno inviare all'Amministrazione finanziaria anche i dati delle spese detraibili per la dichiarazione precompilata.

Quest’ultimo è un adempimento funzionale alla predisposizione della dichiarazione dei redditi online da parte dell'Agenzia delle Entrate: rappresenta uno degli ultimi passaggi utili all’Amministrazione finanziaria per la predisposizione del modello 730 precompilato.

Dichiarazione precompilata, soggetti tenuti ad inviare i dati

La scadenza del prossimo 16 marzo interessa una vasta platea di soggetti:

Tali soggetti obbligati devono inviare al Fisco, in modalità telematica, i dati delle spese detraibili sostenute dai contribuenti nel corso dell’anno 2021.

Se le spese sono state pagate con strumenti tracciabili (esempio: carte di credito, bancomat, prepagate ecc.), saranno inserite nella dichiarazione precompilata 2022 (730 e modello Redditi).

Per quanto riguarda, invece, le spese sanitarie, queste sono già state comunicate al Sistema Tessera Sanitaria (S.t.s) entro lo scorso 8 febbraio, che le mette a disposizione dell’Agenzia delle Entrate che, a sua volta, può inserirle nella precompilata, a condizione che il contribuente non abbia espresso la sua opposizione.

Dichiarazione precompilata, gli oneri detraibili corrisposti nell’anno precedente

Entro il 16 marzo 2022, dunque, i soggetti obbligati dovranno inviare, per ciascun contribuente, una comunicazione contenente i dati dei seguenti oneri detraibili corrisposti nell’anno precedente:

La comunicazione riguarda, poi, anche altre spese specifiche sostenute dai contribuenti nel corso del 2021 a cura di vari soggetti, come per esempio:

Erogazioni liberali, comunicazione dagli enti con ricavi oltre un milione

In base a quanto previsto dal Dm 3 febbraio 2021, sono tenuti ad inviare i dati telematicamente all’Agenzia delle Entrate per la precompilata 2022 anche alcuni Enti del terzo settore (Ets).

L’obbligo riguarda:

Tali soggetti trasmettono telematicamente all’Agenzia delle Entrate, in via facoltativa, una comunicazione contenente i dati relativi alle erogazioni liberali in denaro (non contante, ma solo donazioni tracciabili) deducibili e detraibili, eseguite nell’anno precedente da persone fisiche, per le quali sono riconosciute specifiche agevolazioni fiscali.

È da ricordare, infatti, che l’articolo 83 del Codice del Terzo Settore riconosce, per chi effettua erogazioni a favore degli Ets, una detrazione Irpef pari al 30% degli oneri sostenuti (35% se il beneficiario è una Odv), calcolata su un importo massimo di 30mila euro, oppure una deduzione dell’importo erogato nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato.

I suddetti soggetti dovranno inviare una comunicazione con:

  1. i dati dei “donatori continuativi”, ossia coloro che hanno fornito i propri dati anagrafici agli enti con cui vantano una fidelizzazione;

  2. i dati dei donatori il cui codice fiscale risulti dal pagamento.

Ai fini della trasmissione, fa fede la data di effettuazione della donazione e non quella di accredito della stessa sul conto dell’ente.

La comunicazione è obbligatoria già da quest’anno, se dal bilancio di esercizio approvato nell’anno d’imposta cui si riferiscono i dati da trasmettere, risultano ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate superiori a un milione di euro.

L’invio, invece, sarà obbligatorio per il prossimo anno, 16 marzo 2023, se risultano ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate superiori a 220.000 euro.

Dichiarazione precompilata disponibile a partire dal 30 aprile

L’Agenzia delle Entrate avrà un mese e mezzo circa di tempo per preparare le dichiarazioni dei redditi precompilate.

Dal 30 aprile dovrà essere messo a disposizione dei lavoratori dipendenti e dei pensionati il modello 730 precompilato.

In esso dovranno confluire i dati contenuti nella Certificazione Unica, gli oneri deducibili, detraibili e i rimborsi comunicati da soggetti terzi, così come alcune informazioni ricavate dagli anni precedenti e i dati presenti in Anagrafe Tributaria.

Il contribuente che riceverà la precompilata sarà, comunque, tenuto a controllare in maniera attenta la rielaborazione effettuata dall’Agenzia delle Entrate, per verificare la presenza di errori o dati mancanti.

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