Dopo l'ok della Camera di fine ottobre, il Senato, nella seduta del 9 novembre, ha approvato in via definitiva il Ddl di conversione del Decreto legge n. 124/2023 (c.d. Decreto Sud).
Con 102 voti favorevoli, 64 contrari e un’astensione è stata rinnovata la fiducia al Governo con l’approvazione senza modifiche del testo trasmesso dalla Camera, con disposizioni in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione.
Per un approfondimento si suggerisce di leggere il post: “Decreto Sud: ok dalla Camera. Istituite Zone franche doganali”.
Il provvedimento è composto da 23 articoli, suddivisi in sei Capi.
Il primo Capo predispone misure volte ad assicurare un più efficace coordinamento tra le risorse europee e nazionali per la coesione e quelle del Piano nazionale di ripresa e resilienza, da un lato, e le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione del ciclo di programmazione 2021-2027, dall'altro.
Al Capo II è delineata la strategia nazionale per lo sviluppo delle Aree interne e interventi in favore del Comune di Lampedusa e Linosa; mentre si deve arrivare al Capo III per vedere disciplinata la Zona economica speciale SUD - ZES unica.
Il decreto legge sul Mezzogiorno, convertito in legge, prevede l'istituzione della ZES unica per tutto il Sud a partire dal primo gennaio 2024, in sostituzione delle otto aree economiche speciali oggi esistenti, compresa quella Jonica tra Basilicata e Puglia.
Tra le novità apportate durante l’iter di conversione in legge alla nascita della ZES Unica, da segnalare quelle riguardanti:
Per quanto riguarda le competenze del S.U.D. ZES, si stabilisce che, nelle more della piena operatività del S.U.D. ZES, le domande di autorizzazione unica sono presentate:
Inoltre, da segnalare l'articolo 14, modificato dalla Camera, che prevede che i progetti inerenti alle attività economiche ovvero all'insediamento di attività industriali, produttive ed economiche all'interno della ZES unica siano soggetti ad autorizzazione unica, purché relativi a settori individuati dal piano strategico, di pubblica utilità, indifferibili e urgenti.
Infine, si stabilisce che coloro i quali intendono avviare attività economiche, ovvero insediare attività industriali, produttive e logistiche all'interno della Zona economica speciale (ZES), devono presentare la relativa istanza allo Sportello unico, allegando la documentazione prevista dalle normative di settore finalizzata al rilascio di tutte le autorizzazioni.
Le agevolazioni previste per tale area sono disciplinate dall’articolo 16 che introduce, per l'anno 2024, il credito di imposta per investimenti nella ZES unica, nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato, a favore delle imprese che effettuano l'acquisizione dei beni strumentali indicati nel comma 2, destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise.
Inoltre, da segnalare:
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