Decreto Salva-Casa: le novità nel testo in Aula

Pubblicato il 17 luglio 2024

Dopo essere stato approvato dalla commissione Ambiente, il decreto Salva Casa viene discusso il 17 luglio 2024 alla Camera.

Mentre sono state escluse per il momento le misure specifiche per Milano, sono state accettate quelle relative alle mini-abitazioni, decisione che ha suscitato critiche dalle opposizioni, le quali parlano di una legittimazione delle abitazioni estremamente piccole, riferendosi ironicamente a quelle "dei sette nani".

Le nuove norme, infatti, modificano i requisiti minimi per considerare un immobile adatto all'abitazione sia per singoli che per coppie. Il limite minimo di superficie è stato ridotto a 20 metri quadrati, rispetto ai 28 precedenti, e l'altezza minima dei soffitti è stata abbassata a 2,40 metri, dai precedenti 2,70.

Ci sono anche cambiamenti nelle regole per il cambio di destinazione d'uso degli immobili, rendendolo più facile.

Iter del Decreto Salva Casa

Il Decreto-legge n. 69/2024, nel suo percorso verso la conversione in legge, introduce diverse innovazioni, inclusa una modifica che estende la possibilità di sanare difformità minori.

Ora, le modifiche rilevanti includono notevoli ampliamenti di volume o superficie. Dovrebbero, però, rimanere delle restrizioni: le modifiche devono essere in linea con la normativa edilizia vigente al momento della loro realizzazione e al momento della richiesta di sanatoria, garantendo una cosiddetta doppia conformità.

Una nuova disposizione permette anche di regolarizzare modifiche fatte prima del 1977, come finestre non realizzate o cornicioni estesi.

Queste possono essere legalizzate attraverso documentazione come dati catastali o fotografie, o attraverso una certificazione professionale sulla data dei lavori. I proprietari dovranno presentare una Scia e pagare una multa solo in caso di difformità minori. Queste ultime possono essere risolte come tolleranze costruttive senza multe.

Novità: parti comuni

Le novità introdotte rispetto al testo iniziale stabiliscono che irregolarità o abusi nelle aree comuni di un condominio non impediranno più il rifacimento di un singolo appartamento, né le anomalie in un singolo appartamento ostacoleranno lavori nelle aree comuni.

È specificato che per dimostrare la conformità di un'unità immobiliare o dell'intero edificio, le difformità nelle parti comuni o nelle unità singole non sono considerate rilevanti. Inoltre, il termine per la rimozione di abusi edilizi è stato esteso: da un limite precedente di 90 giorni fino a un massimo di 240 giorni, offrendo quindi 150 giorni aggiuntivi per la conformità.

Piccole unità

Le normative relative ai requisiti igienico-sanitari subiscono aggiornamenti: una legge del 1975 viene parzialmente modificata. Non si tratta di una completa revisione delle norme abitative, ma ora il progettista dell'opera può certificare la conformità agli standard igienico-sanitari in certi casi specifici, che deviano dalle regole standard.

Ciò permette di approvare spazi con altezze minori di 2,70 metri, precedentemente richiesti, fino a un minimo di 2,40 metri. Inoltre, la superficie minima per i monolocali si riduce da 28 a 20 metri quadrati e per i bilocali da 38 a 28 metri quadrati. Tali deroghe sono limitate a progetti di ristrutturazione.

Destinazione d'uso delle proprietà immobiliari

Ci sono nuove disposizioni che semplificano il cambiamento della destinazione d'uso delle proprietà immobiliari.

Il testo aggiornato dell'emendamento stabilisce che è sempre permesso cambiare l'uso di un'unità immobiliare all'interno della stessa categoria funzionale, sia che ci siano lavori di modifica sia che non ci siano, a patto che si rispettino le normative di settore.

Inoltre, i piani urbanistici locali possono stabilire condizioni specifiche.

Altra modifica riguarda anche le unità al primo piano fuori terra o i seminterrati, per i quali il cambio di destinazione è ora regolato dalle leggi regionali. Per i cambiamenti che non richiedono opere, sarà necessaria una Scia, mentre per quelli che implicano lavori sarà indispensabile ottenere l'autorizzazione necessaria per procedere.

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