E' approdato nella Gazzetta Ufficiale n. 216 del 15 settembre 2023 il Decreto legge n. 123/2023, cosiddetto Decreto Caivano, contenente misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile
Il via libera al provvedimento è stato dato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 7 settembre 2023, nel corso della quale è stato approvato anche un decreto legge recante disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione e per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, contenente novità anche riguardo alla programmazione ed utilizzazione delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC).
Il Decreto Caivano interviene su due fronti:
Su tale secondo fronte, le principali previsioni si sostanziano in misure di contrasto dei reati commessi dai minori, nell'inasprimento delle pene in caso di possesso di armi e droga, nell'estensione del Daspo urbano e del divieto d’accesso, nell'introduzione anche di sanzioni in capo ai genitori.
Le novità, con l’obiettivo di sanzionare e dissuadere dal tenere comportamenti contrari alla legge, introducono anche la possibilità di applicare misure cautelari ai minori di 18 anni oltre a specifici percorsi di reinserimento e rieducazione del minore autore di condotte criminose.
Come infatti indicato dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nella conferenza stampa del Cdm di fine seduta, il Governo ha cercato di "coniugare la necessità di repressione della delinquenza minorile con la necessità di consentire ai minori che hanno commesso crimini di poter trovare un percorso non solo punitivo ma rieducativo”.
La custodia cautelare, così, potrà essere applicata al soggetto minore che, in veste di imputato, si sia dato alla fuga o qualora sussista il concreto e attuale pericolo che si dia alla fuga.
La misura è bilanciata dalla previsione del percorso rieducativo del minore: nei reati con pena detentiva non superiore a 5 anni o con pena pecuniaria, il Pm notifica al minore e all’esercente la responsabilità genitoriale l’istanza di definizione anticipata del procedimento, subordinata alla condizione che il minore acceda a un percorso di reinserimento e rieducazione civica e sociale sulla base di un programma rieducativo.
Tra le altre novità:
Ulteriori misure si sostanziano:
E' estesa, a seguire, anche l'applicazione del divieto di accesso a pubblici esercizi e locali di pubblico trattenimento, cosiddetto “daspo Willy" che potrà essere disposto anche:
In proposito, è disposto anche l'aumento della durata della misura e l'inasprimento delle pene per chi infrange tali divieti.
Il decreto introduce anche una stretta sui minori nelle ipotesi di possesso di armi e droga.
Nel dettaglio:
Tra le altre misure, il decreto interviene sul fenomeno delle cosiddette baby gang, disponendo, in proposito, l'estensione dell'applicazione della misura dell’avviso orale anche ai minorenni a partire dai 14 anni.
Si tratta della misura di prevenzione personale, attualmente prevista per i maggiorenni che, per la condotta ed il tenore di vita, si ritiene vivano, anche in parte, con i proventi di attività delittuose e siano dediti alla commissione di reati.
E' quindi disposto che il Questore possa proporre all’Autorità giudiziaria di vietare, a determinati soggetti, di possedere o utilizzare telefoni cellulari e altri dispositivi laddove il loro uso è servito per la realizzazione o la divulgazione delle condotte che hanno determinato l’avviso orale.
Anche al minorenne, per la violazione delle prescrizioni dell’avviso orale, viene applicata la sanzione penale prevista per i maggiorenni.
Si introduce, di seguito, una misura di ammonimento, analoga a quella previsto in materia cyber-bullismo, al fine di intercettare le condotte illecite realizzate fisicamente da minorenni nei confronti di altri minori, con particolare riguardo alle fattispecie di percosse, lesioni, violenza privata e danneggiamento.
L'ammonimento è previsto anche per i minori di età compresa tra i 12 e i 14 anni che commettono delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a 5 anni.
Si segnalano, per finire, alcune previsioni introduttive di specifiche sanzioni per i genitori.
Si prevede così:
Rispetto a tale nuova fattispecie si dispone, nel dettaglio:
Il Decreto legge n. 123/2023, per espressa previsione, entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e, quindi, dal 16 settembre 2023.
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