È giunto nella Gazzetta Ufficiale del 30 marzo, n. 76 il decreto-legge n. 34/2023 riguardante “Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali”.
Il provvedimento è stato approvato durante il Consiglio dei ministri del 28 marzo e, oltre alle misure per il caro energia e gas, ha rivisto alcuni termini della tregua fiscale prevista dalla legge di bilancio 2023. All’interno anche la previsione della non punibilità per coloro che effettuano il pagamento per sanare violazioni relative ai reati di omesso versamento delle ritenute, dell’Iva e di indebita compensazione di crediti non spettanti.
All’articolo 1 del Dl n. 34 del 30 marzo 2023 è previsto che anche per il secondo trimestre 2023 sia l’Arera a rideterminare le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute.
A tal fine, l’Arera, con comunicato del 30 marzo, è intervenuta azzerando gli oneri generali di sistema per il secondo trimestre dell’anno per la generalità dei clienti gas e confermando il potenziamento dei bonus sociali elettricità e gas per le famiglie con livello Isee fino a 15.000 euro - per le famiglie numerose, con almeno 4 figli a carico la soglia ISEE sale a 30.000 euro. Gli oneri generali di sistema vengono invece riattivati per tutti i clienti elettrici, comprese le utenze domestiche.
Ancora, è stata confermata la riduzione Iva sulla gestione calore, sul teleriscaldamento e sul gas al 5%.
Con riferimento al gas, viene gradualmente ridimensionata e poi azzerata nel corso del II trimestre 2023 la componente tariffaria negativa UG2 applicata ai consumi fino a 5.000 smc/anno.
Ridimensionate, rispetto alle dichiarazioni rese dopo la chiusura della riunione del Governo del 28 marzo, le agevolazioni a favore delle imprese. Era stato affermato che queste potevano continuare a beneficiare fino al 30 giugno prossimo dei crediti d’imposta al 40% e al 45% se nel primo trimestre del 2023 hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019.
Tali cifre sono state ridotte: infatti, dopo la riunione del CDM, i tecnici hanno continuato a lavorare sugli importi considerando l’andamento decrescente dei prezzi di gas che, dopo i picchi toccati in estate, si aggirano al momento attorno ai 45 euro per MWh.
Ciò ha portato a tagliare le percentuali degli sconti ora assestate al 20% per energivori, gasivori e non gasivori e al 10% per i non energivori.
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