Approvato il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate che riapre la chance della compensazione dei crediti d’imposta che derivano dal Superbonus per le banche e le imprese.
Chi non riesce ad utilizzare subito i crediti nel modello F24, potrà ripartirli in 10 quote annuali: si partirà dal 2 maggio, quando sarà possibile comunicare le opzioni tramite la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate.
Con il provvedimento n. 132123 del 18 aprile 2023, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate fissa le modalità per la fruizione in dieci rate annuali dei crediti non ancora utilizzati derivanti da cessione o sconto in fattura, relativi alle detrazioni spettanti per il Superbonus, il Sismabonus e Bonus barriere architettoniche, come previsto dal decreto “Aiuti-quater” (articolo 9, comma 4, Dl n. 176/2022).
NOTA BENE: Ad essere interessati sono tutti i crediti d’imposta derivanti dalle opzioni per la prima cessione o per lo sconto in fattura, di cui all’articolo 121, comma 1, lettere a) e b), del Dl n. 34 del 19 maggio 2020 (Decreto Rilancio) che sono state comunicate all'Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo 2023, ma non sono ancora utilizzati.
Il nuovo documento di prassi specifica che la quota residua di ciascuna rata annuale dei crediti d’imposta, anche acquisita a seguito di cessioni successive alla prima opzione, e non utilizzata in compensazione, può essere ripartita in 10 rate annuali di pari importo, decorrenti dall’anno successivo a quello di riferimento della rata originaria.
In particolare, la nuova ripartizione può essere effettuata per la quota residua delle rate dei crediti riferite:
NOTA BENE: Ciascuna nuova rata annuale potrà essere utilizzata esclusivamente in compensazione e non potrà essere a sua volta ceduta, né ulteriormente ripartita.
Tale facoltà interessa le imprese edilizie, banche e altri cessionari. Probabilmente verrà sfruttata di più dalle imprese di costruzioni che dalle banche, dato che le imprese che hanno effettuato gli sconti in fattura si sono trovate con crediti che non sono riuscite ad utilizzare e nemmeno a cedere a causa del blocco del mercato, mentre le banche hanno già calendarizzato l’utilizzo dei crediti acquistati nei mesi scorsi.
Per poter fruire della rateizzazione lunga in 10 anni, al posto di quella originariamente prevista, il fornitore o il cessionario titolare dei crediti deve comunicare all’Agenzia delle Entrate:
La comunicazione può riferirsi anche solo ad una parte della rata del credito al momento disponibile e con successive comunicazioni potranno essere rateizzati, anche in più soluzioni, la restante parte della rata e gli eventuali altri crediti nel frattempo acquisiti.
Per effettuare la suddetta comunicazione, l’Agenzia mette a disposizione dei soggetti interessati uno strumento molto flessibile e di facile utilizzo: sarà sufficiente accedere all’area riservata del sito dell’Agenzia, dove, dal 2 maggio 2023, sarà attiva una nuova funzionalità all’interno della “Piattaforma cessione crediti”.
Dal 3 luglio 2023 il servizio sarà attivo anche per gli intermediari provvisti di delega alla consultazione del Cassetto fiscale dei titolari dei crediti.
NOTA BENE: I dati delle comunicazioni inviate possono essere consultati tramite un’apposita funzionalità disponibile nella “Piattaforma cessione crediti”.
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