E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 182 del 5 agosto 2023 l’atteso provvedimento correttivo sul concordato preventivo, approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 26 luglio 2024.
Si tratta del Decreto legislativo n. 108 del 5 agosto 2024, recante “Disposizioni integrative e correttive in materia di regime di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale”.
Nello specifico, il decreto contiene disposizioni correttive e integrative di tre precedenti decreti legislativi, emanati in attuazione della legge delega per la Riforma fiscale n. 111/2023.
In particolare, si tratta:
1. del D.Lgs. n. 128/2015, modificato dal D.Lgs. n. 221/2023, riguardante le disposizioni in materia di adempimento collaborativo;
2. del D.Lgs. n. 1/2024, volto alla razionalizzazione e semplificazione delle norme relative agli adempimenti tributari;
3. del D.Lgs. n. 13/2024, inerente al concordato preventivo biennale.
Il decreto legislativo n. 108/2024 si compone di 8 articoli, tra i quali vi è anche quello che conferma il differimento al 15 settembre 2024 del termine di pagamento della rata della Rottamazione-quater scadente il 31 luglio 2024.
Nello stesso giorno della pubblicazione del Decreto legislativo n. 108/2024 che ufficializza la proroga a settembre del versamento della quinta rata della Rottamazione quater, il MEF è intervenuto con un comunicato stampa con il quale ha sciolto alcuni dubbi.
Il 5 agosto 2024, infatti, il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha precisato che non sono allo studio misure volte a riaprire i termini della rottamazione-quater né ad estenderne l’ambito di applicazione all'anno 2023, contrariamente a quanto riportato da alcune fonti di stampa. Negli ultimi giorni, infatti, si è diffusa la voce di una possibile riapertura della rottamazione dei ruoli oltre a quanto finora previsto dalla Legge 197/2022, secondo la quale l’istituto della rottamazione si applica ai ruoli/carichi consegnati fino al 30 giugno 2022: le indiscrezioni suggerivano un’estensione fino al 2023, ipotesi ora smentita ufficialmente dal MEF.
All’articolo 6 del Dlgs n. 108/2024 viene quindi ufficializzato che il mancato, insufficiente o tardivo versamento della rata prevista dall'articolo 1, comma 232, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, con scadenza al 31 luglio 2024, non comporta l'inefficacia della definizione stabilita dall'articolo 1, comma 231, della stessa legge, purché il debitore effettui il pagamento completo di tale rata entro il 15 settembre 2024.
ATTENZIONE: Pertanto, i versamenti potranno effettuarsi dopo la pausa estiva al 15 settembre 2024 e con i cinque giorni di tolleranza arrivare fino al 20 settembre 2024.
Oltre alla proroga della rottamazione-quater al 15 settembre 2024, il Decreto Legislativo 108 introduce altre importanti novità:
Le novità legate al nuovo redditometro e alla rimodulazione degli avvisi bonari avranno un impatto finanziario significativo, con un costo stimato per il 2024 pari a 2,5 miliardi di euro.
Il DLgs n. 108/2024, all’articolo 5, introduce modifiche alla disciplina della determinazione sintetica del reddito delle persone fisiche intervenendo sull’articolo 38 del DPR n. 600/73.
La norma introduce rilevanti novità in materia di accertamento fiscale e prevede l'utilizzo di un nuovo redditometro per individuare maxi evasioni con scostamenti superiori a 70 mila euro tra il reddito dichiarato e gli indici presuntivi. Questa disposizione, che ha ritardato la pubblicazione del decreto dopo l'approvazione definitiva il 26 luglio 2024, stabilisce che gli accertamenti scattino quando vi è una discrepanza di almeno 70 mila euro.
Inoltre, ai contribuenti è riconosciuta la possibilità di dimostrare che:
il finanziamento delle spese è avvenuto tramite redditi diversi da quelli posseduti nello stesso periodo d'imposta, oppure con redditi esenti, soggetti a ritenuta alla fonte o legalmente esclusi dalla base imponibile, o da parte di soggetti diversi dal contribuente;
Queste misure mirano a rendere il processo di accertamento più equo, fornendo ai contribuenti strumenti per giustificare eventuali discrepanze e migliorando l'efficacia del contrasto alle maxi evasioni fiscali.
Il Decreto Legislativo n. 108/2024 introduce diverse modifiche significative agli avvisi bonari, che entreranno in vigore per le comunicazioni inviate a partire dal 1° gennaio 2025. Di seguito si sintetizzano le principali novità contenute nell’articolo 3 del provvedimento.
Pagamento delle somme richieste: i termini per il versamento delle somme a seguito del controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni sono estesi da 30 a 60 giorni.
Fornitura di chiarimenti: i contribuenti avranno 60 giorni, invece di 30, per fornire chiarimenti e segnalare elementi all'Amministrazione finanziaria.
Pagamento rateale:
- la prima rata deve essere versata entro 60 giorni dal ricevimento dell'avviso bonario, anziché entro 30 giorni.
- per le somme dovute a seguito della liquidazione dei redditi soggetti a tassazione separata, il termine per il pagamento della prima rata rimane di 30 giorni dal ricevimento dell'avviso bonario.
Versamenti telematici: il termine per i versamenti relativi agli avvisi bonari derivanti dal controllo automatizzato delle dichiarazioni è razionalizzato a 90 giorni in caso di trasmissione telematica dell'invito agli intermediari.
Le modifiche, fortemente richieste dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti, mirano a fornire maggior tempo ai contribuenti per adempiere alle richieste fiscali, semplificando e razionalizzando il processo di gestione degli avvisi bonari.
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