Commette reato penale il commercialista che aiuta l’azienda ad evadere il Fisco

Pubblicato il 27 luglio 2011 La Corte di Cassazione – Sezione penale – con la sentenza n. 29899 del 2011 ha condiviso i motivi che hanno spinto la Corte d’appello di Milano a condannare un professionista (commercialista) e alcuni contribuenti coinvolti in una truffa perpetuatasi per diversi anni ai danni dell'Erario. Il libero professionista, infatti, nel coordinare la contabilità di alcune aziende, le aveva aiutate ad evadere le imposte attraverso l’emissione di alcune fatture false.

Dalla sentenza ne è discesa la conferma della condanna penale per il reato di associazione per delinquere e non un semplice concorso in reati fiscali.

La motivazione che secondo gli Ermellini avvalora la condanna penale è il fatto che il reato si è protratto nel tempo: è stata evidenziata anche in sede di primo appello, infatti, la durata dell’attività criminosa (circa sei anni), svolta con modalità costanti e con una certa stabilità di accordo tra le parti, cosa che fa escludere l’ipotesi di concorso di persone in reati fiscali, come sostenuto dalla difesa del commercialista.

Infatti, per la Corte, il criterio distintivo tra il delitto di associazione per delinquere e il concorso di persone in reati fiscali trova fondamento nell’accordo criminoso, che nella seconda ipotesi è puramente occasionale e accidentale, mentre nella fattispecie esaminata, che è appunto da ricondurre al reato penale, l’accordo criminoso è risultato frutto di un più vasto programma criminoso, per la commissione di una serie di delitti che hanno visto la permanenza di un vincolo associativo tra i partecipanti.

Inoltre, sempre con la sentenza n. 29899, la Corte ha avuto modo di sancire che il giudice chiamato a decidere sull’associazione per delinquere è quello dove ha luogo lo studio del commercialista, che in tale circostanza viene riconosciuto come la “sede” dell’organizzazione criminosa finalizzata all’evasione fiscale (incasso delle fatture inesistenti), indipendentemente da dove si sono consumati i singoli reati.
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