Arriva dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili la richiesta di concedere un maggior termine per il perfezionamento delle operazioni di assegnazione e cessione agevolata di beni ai soci e di trasformazione agevolata in società semplice delle società commerciali, previste dalla Legge di bilancio 2023.
In allegato all’informativa del 31 agosto 2023, una copia della lettera del presidente nazionale della categoria, Elbano de Nuccio, inviata al viceministro dell'Economia, Maurizio Leo.
La Legge di Bilancio 2023 ai commi 100-105, ha riproposto la misura di favore dell’assegnazione agevolata dei beni ai soci, a distanza di cinque anni dalla chiusura della precedente assegnazione agevolata, terminata il 30 settembre 2017.
La norma consente di portare fuori dalle società gli immobili che non sono impiegati direttamente nell’attività, beneficiando di un’imposta sostitutiva delle imposte dirette di importo generalmente accessibile, nonché di una riduzione dell’imposta di registro e delle imposte ipotecaria e catastale.
L’imposta sostitutiva va applicata su una base imponibile determinata sulla differenza tra il valore normale del bene assegnato ed il suo costo fiscalmente riconosciuto.
La scadenza per l’assegnazione, la cessione ai soci e la trasformazione in società semplice agevolate è fissata al 30 settembre 2023.
Il pagamento dell’imposta sostitutiva che consente di perfezionare l’operazione dovrà avvenire in due rate:
I codici tributo da inserire nel modello F24 per il versamento delle somme dovute sono stati ridenominati con la risoluzione n. 30 del 22 giugno 2023.
Al riguardo si rimanda al post: “Cessione agevolata beni ai soci. Ridenominati i codici tributo”.
Il termine di scadenza del versamento si sta avvicinando sempre di più, sollevando molte perplessità tra gli addetti ai lavori, in primo luogo tra i commercialisti.
Il presidente del Cndcec, nella missiva inviata al viceministro MEF fa presente come molti commercialisti che “sono parte attiva nel valutare con i loro assistiti la fattibilità e la convenienza della norma, […] segnalano che, per la concomitanza con i numerosi ulteriori adempimenti fiscali che hanno caratterizzato i mesi scorsi e per la frequente complessità intrinseca alle operazioni, il termine del 30 settembre prossimo, attualmente previsto per la stipula degli atti di assegnazione, cessione e trasformazione e per il versamento della prima rata delle imposte sostitutive dovute, rischia di precludere per numerosi contribuenti la possibilità di accedere alle disposizioni agevolative”.
A tal fine, la categoria professionale chiede al MEF di “valutare la concessione di un maggior termine che potrebbe essere quello del 30 novembre 2023, data entro la quale perfezionare gli atti e, al fine di non incidere sui flussi di cassa attesi in termini di finanza pubblica, versare l’intero importo delle imposte sostitutive dovute”.
Se la proposta venisse accolta si avrebbe un duplice beneficio:
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