Cndcec: equo compenso da estendere anche ai revisori degli enti locali

Pubblicato il 06 dicembre 2017

Nella legge di conversione n. 172/2017 del Decreto legge n. 148/2017, pubblicata in “Gazzetta Ufficiale”, anche la norma sull'equo compenso ai professionisti.

I dubbi sulla sfera di applicazione del dettato normativo non sono però del tutto sciolti. Il Cndcec rendendosi conto di come gli ambiti “coperti” dalla norma non siano così chiari, tanto da lasciare perplessità su alcune tipologie professionali, come per esempio quella dei revisori degli enti locali, che sono oggetto di una specifica disciplina, nel commentare l’approvazione definitiva del decreto aveva chiesto di ampliare l’ambito di applicazione, ricomprendendo tutte le “funzioni di interesse pubblico”.

Infatti, se, da una parte, è chiaro che la norma impone anche alla Pubblica Amministrazione, oltreché a banche, assicurazioni e grandi imprese, il riconoscimento di un compenso equo in rapporto alla quantità e qualità del lavoro svolto dai professionisti, offrendo come riferimento minimo le tabelle ministeriali utilizzate in caso di contenzioso, nulla dice per quelle categorie che sono coperte da una disciplina specifica.

Da qui, l'auspicio del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti che vi possa essere un ampliamento dell'ambito della norma e ricomprendere in esso, per esempio, proprio i revisori degli enti locali, che svolgono annualmente circa 100 incombenze e il cui compenso, in proporzione alla quantità e qualità del lavoro svolto, non appare affatto equo.

Il Vicepresidente del Cndcec, Davide Di Russo, si sofferma sulle ore lavorate dai revisori degli enti locali, per sottolineare come i loro compensi attuali siano assolutamente irrisori.

Ad affermarlo non è, poi, solo il Cndcec, ma anche l’Osservatorio del Ministero dell’Interno” che, in più di un’occasione, ha parlato della necessità di adeguare i compensi dei revisori.

Per tali ragioni, per i Commercialisti, la norma approvata e convertita ora in legge, deve essere considerata “un primo passo per discutere di questo tema”, con l'auspicio che l'equo compenso possa essere condiviso da tutti gli attori in gioco.

Varato il gruppo per l'attività di revisione

Presso il Consiglio nazionale dei commercialisti si è insediato il gruppo di lavoro per l’attività di revisione negli enti locali.

Obiettivo del gruppo, secondo il Vice Presidente della categoria, Davide Di Russo, e il Consigliere nazionale, Remigio Sequi, titolari della delega per gli enti locali, è quello di “elaborare una serie di fogli di lavoro che possano agevolare l’attività dei colleghi che svolgono la delicatissima funzione di vigilanza e controllo”.

In tal modo, si vuole “fornire uno strumento per la documentazione della fase operativa di esecuzione dell’incarico, che si sviluppa nell’arco di verifiche periodiche, finalizzate ad appurare non solo il rispetto della legge, dello statuto, dei regolamenti e dei principi contabili, ma anche a esaminare le procedure relative al sistema contabile-amministrativo e le tecniche di controllo previste da tali procedure”.

Il gruppo di lavoro per l’attività di revisione - secondo il Cndcec - vuole fornire un ausilio tangibile ai colleghi, considerato che l’adozione e il rispetto di un modus operandi adeguato, oltre ad essere garanzia di efficace svolgimento dell’incarico, mette al riparo il revisore da profili di responsabilità”.

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