CIN, il termine per affitti brevi slitta a gennaio 2025

Pubblicato il 22 ottobre 2024

Con avviso del 22 ottobre 2024 il ministero del Turismo concede un differimento per la presentazione della domanda per ottenere il CIN, ovvero il Codice Identificativo Nazionale.

I soggetti tenuti, quali i gestori di locazioni brevi e alloggi turistici, avranno un ulteriore periodo di due mesi a disposizione.

CIN

Nell'articolo 13-ter, comma 15, decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, successivamente modificato e convertito in legge il 15 dicembre 2023, n. 191, è stata prevista l'introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per i contratti di locazione di breve durata, definiti come locazioni non superiori ai 30 giorni. Ma la disciplina coinvolge anche strutture turistiche e ricettive alberghiere ed extralberghiere.

Con comunicazione apparsa nella Gazzetta Ufficiale il 3 settembre 2024, è stato stabilito un periodo di due mesi prima che la normativa sul CIN diventi effettiva. Dunque, dal 2 novembre 2024, i soggetti privi di CIN, sarebbero stati passibili di sanzioni.

Proroga della data del 2 novembre 2024

Nell’avviso del 22 ottobre 2024 il dicastero del Turismo afferma che il CIN è essenziale per le finalità della Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR) che mira:

Il sistema è anche progettato per assicurare l'efficacia e la sicurezza nell'interoperabilità tra le banche dati e sui portali online dove vengono pubblicati gli annunci di locazione.

Si ricorda che tutti coloro che hanno ottenuto il codice regionale o provinciale prima delle novità relative all’introduzione della nuovo sistema nazionale, dovranno adeguarsi da gennaio 2025.

Al fine, quindi, di uniformare il termine entro cui i soggetti interessati hanno l’obbligo di munirsi del CIN, viene spostato il termine al 1° gennaio 2025.

Esiste una data unica, il 1° gennaio 2025, entro la quale gli operatori del settore devono procurarsi il CIN, pena l’applicazione delle sanzioni previste dalla norma.

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