Dal confronto tra il Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro e l’Inps, su alcune difficoltà che sono state segnalate dai professionisti in merito ai frequenti disservizi riscontrati dagli utenti, sono arrivati utili suggerimenti.
Dall'incontro è scaturito, infatti, un pacchetto di proposte concrete, che l'Ente di previdenza nazionale e i Consulenti del lavoro hanno concordato con il fine di ridurre parte delle criticità evidenziate negli ultimi mesi, soprattutto con riferimento al Cassetto bidirezionale e all'Agenda degli appuntamenti.
A seguito delle difficoltà che, spesso, hanno reso inaccessibile l’accesso fisico e telefonico alle proprie sedi, i Consulenti del lavoro hanno richiesto una maggiore efficacia del sistema telematico, sia in termini di tempistica di riscontro che per quel che riguarda la chiarezza e completezza delle informazioni fornite.
L'Inps ha così elaborato una serie di proposte che, nello specifico, prevedono tempi di risposta certi nei contatti bidirezionali. Infatti, sono annunciati: cinque giorni per i casi urgenti, venti giorni per gli altri.
In caso di mancata risposta o rispetto del termine, il consulente del lavoro potrà segnalare il disservizio al direttore di sede.
Le risposte, inoltre, saranno monitorate dall’Inps in termini di qualità e quantità e saranno valutate ai fini del riconoscimento della retribuzione incentivante. Le risposte saranno sempre accompagnate da adeguata motivazione e firma di chi le redige o del capo team.
Per agevolare il lavoro dei consulenti, verrà attivato un promemoria che verrà inviato prima della scadenza di termini presenti nel cassetto previdenziale e verranno azzerate le richieste più vecchie, nella presunzione che non siano più necessarie le risposte.
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