Bonus Giovani under 35: nuova interlocuzione con la Commissione UE

Pubblicato il 07 marzo 2025

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro ha inviato una missiva al Capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro, Mauro Nori, chiedendo un intervento presso le autorità comunitarie affinché sia consentito l’accesso al bonus Giovani under 35 del decreto Coesione anche per le assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato effettuate a partire dal 1° settembre 2024.

La richiesta mira a garantire la piena operatività delle misure previste dall’art. 22 del Decreto-Legge 7 maggio 2024, n. 60 (Decreto Coesione).

Bonus Giovani under 35 del decreto Coesione

Il bonus, destinato ai giovani under 35 che non abbiano mai avuto un contratto a tempo indeterminato, prevede l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali per un massimo di 24 mesi, con un importo mensile fino a 500 euro per ciascun lavoratore (650 euro nelle regioni della Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno - ZES unica).

Tuttavia, l’efficacia delle misure era subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea, concessa soltanto lo scorso 31 gennaio 2025.

Lettera dei Consulenti del Lavoro al Ministero del lavoro

Nella lettera inviata al Ministero, il Consiglio Nazionale dell’Ordine sottolinea l’importanza di un intervento per consentire l’applicazione retroattiva dell’incentivo a partire dalla data di decorrenza inizialmente prevista dal Decreto, ovvero il 1° settembre 2024. Tale misura, secondo il Consiglio, rappresenterebbe un’opportunità significativa per sostenere l’occupazione giovanile, favorendo sia le nuove assunzioni a tempo indeterminato che la stabilizzazione dei contratti a termine.

La copertura finanziaria per il bonus, sottolinea il CNO, è già stata definita nell’ambito del Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027, con stanziamenti pari a:

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine auspica dunque che il Ministero del Lavoro possa attivarsi per avviare un confronto con la Commissione Europea, in modo da garantire l’accesso all’incentivo nelle tempistiche richieste. Una tale decisione permetterebbe di rafforzare le politiche di sostegno all’occupazione giovanile, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno, dove il tasso di disoccupazione tra i giovani rimane critico.

Si attende ora una risposta dal Ministero del Lavoro.

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