Nella Legge di bilancio 2024, n. 213 del 2023, è presente una disposizione che prevede un contributo a favore dei lavoratori dipendenti che sostengono spese per l’affitto della casa di abitazione. Ma vi sono sconti fiscali sugli affitti anche per i giovani, per chi si trasferisce in un comune diverso a causa del lavoro e per gli studenti fuori sede.
Analizziamo l’ammontare delle agevolazioni e i requisiti richiesti.
Il bonus affitti rientra tra i fringe benefit ovvero erogazioni in forma non monetaria al dipendente di un’azienda e si sostanzia in una detrazione Irpef relativa ai canoni di locazione versati nell’arco dell’anno.
Va osservato che le spese sostenute devono essere relative al canone risultante dal contratto di locazione regolarmente registrato e pagato nell’anno.
Dunque il beneficio è erogabile solo a condizione che il beneficiario abbia un reddito soggetto a Irpef, ossia:
Inoltre, la spesa per il canone di affitto deve rimanere a carico dell’inquilino.
Ma in cosa consistono le detrazioni? Il discorso dipende
Chi ha stipulato un contratto di locazione a canone libero o lo ha rinnovato può fruire di un bonus:
Se il reddito supera 30.987,41 euro non si ha diritto a nessuna detrazione.
L’agevolazione in parola va suddivisa in base ai cointestatari del contratto di locazione dell’abitazione principale e va calcolata in base ai giorni di possesso dell’immobile nell’arco dell’anno a titolo di locazione.
Chi, invece, ha sottoscritto per la casa in affitto un contratto a canone concordato, beneficia delle seguenti detrazioni:
Anche in questo caso, non vi sono rimborsi per chi possiede un reddito superiore a 30.987,41 euro.
La legge di bilancio 2024 riconosce il bonus affitti anche per i giovani tra i 20 e i 31 anni (non compiuti) dando la possibilità di rendersi indipendenti e lasciare la casa dei genitori.
Ma come funziona?
Il bonus affitto giovani consiste:
Per fruire dell’agevolazione in parola è necessario che:
ATTENZIONE: Il bonus spetta anche nel caso in cui il contratto abbia ad oggetto una porzione dell’unità immobiliare adibita a residenza. L’immobile non deve rientrare tra quelli considerati di lusso.
Circa la durata dell’agevolazione pari a 4 anni dalla stipula del contratto, va detto che i requisiti devono essere sussistenti e verificati per ogni anno. Sul punto va riportato quanto sostenuto dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 9/E/2022: se il contratto di locazione è stato stipulato a gennaio 2024 e il giovane compie 31 anni a giugno 2024, potrà beneficiare del bonus limitatamente al periodo di imposta 2024, in presenza degli altri requisiti.
E' anche necessario che il contratto di locazione sia stato stipulato ai sensi della legge n. 431/1998.
Se vi sono più cointestatari del contratto di locazione dell’abitazione, la detrazione deve essere suddivisa tra questi. Ma se solo uno di essi, per ipotesi, abbia i requisiti necessari, il bonus può essere fruito solo da questo, per la quota di competenza.
Tra coloro che possono fruire del bonus affitti 2024 vi rientra anche il dipendente che si è trasferito in un altro comune per motivi di lavoro.
A normare la detrazione è il comma 1-bis dell’articolo 16 del TUIR: a beneficiarne sono i lavoratori dipendenti che hanno trasferito o trasferiscono la propria residenza nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi.
Vediamo a quanto ammonta la detrazione:
Per redditi superiori non si ha diritto al bonus.
La detrazione va rapportata al numero dei giorni dell’anno in cui l’abitazione viene effettivamente utilizzata come abitazione principale.
I contribuenti devono rispettare i seguenti requisiti:
La durata della detrazione è di 3 anni dalla data di modifica della residenza.
Cosa accade se nel triennio di fruizione della detrazione il lavoratore cessa il rapporto di dipendenza? La detrazione non potrà essere utilizzata dal periodo d’imposta successivo a quello nel quale non è più dipendente.
Il bonus affitti per studenti universitari fuori sede è regolato dall’articolo 15, lettera i-sexies del Tuir (DPR n. 917/19786).
Al fine di coprire le spese dovute alla necessità di alloggiare fuori dal comune di residenza per seguire i corsi universitari, viene prevista per il 2024 una detrazione fiscale pari al 19% del canone annuo pagato per l’alloggio, fino ad un massimo di spesa di 2.633 euro.
Vediamo i requisiti richiesti agli studenti fuori sede:
ATTENZIONE: Sono esclusi coloro che seguono corsi post-laurea come master, dottorati di ricerca o corsi di specializzazione.
È necessaria l’iscrizione a un corso di laurea presso un’istituzione universitaria ufficialmente riconosciuta a livello ministeriale, sia pubblica che privata.
Tuttavia, per il 2024, il decreto legislativo n. 216/2023 concernente la riforma dell’Irpef, prevede un taglio della detrazione pari a 260 euro qualora i contribuenti abbiano un reddito complessivo superiore a 50.000 euro.
Per i contribuenti titolari di un reddito complessivo fino a 50.000 euro, la detrazione spetta nella misura piena.
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