Il Decreto Legislativo n. 125 del 6 settembre 2024, pubblicato sulla GU del 10 settembre 2024, recepisce la Direttiva (UE) 2022/2464, nota come Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), rafforzando ed estendendo gli obblighi in materia di reporting di sostenibilità già imposti alle imprese dalla direttiva 2014/95/UE (c.d. “Non Financial Reporting Directive”).
L'obiettivo è di rafforzare la trasparenza delle imprese riguardo agli impatti ambientali, sociali e di governance (ESG) delle loro attività.
Allo stesso tempo, il provvedimento recepisce anche la Direttiva delegata (UE) 2023/2775 della Commissione del 17 ottobre 2023, che modifica la Direttiva 2013/34/UE, intervenendo sugli adeguamenti dei criteri dimensionali per le microimprese, nonché per le imprese o gruppi di piccole, medie e grandi dimensioni.
Nello specifico, la Direttiva 2023/2775/UE prevede un innalzamento delle soglie dimensionali per:
Tali modifiche mirano a semplificare gli obblighi contabili per le imprese più piccole, riducendo l’onere burocratico e facilitando la conformità normativa.
Analizziamo le novità del recepimento nel nostro ordinamento della Direttiva 2023/2775/UE.
La Direttiva delegata 2023/2775/UE del 17 ottobre 2023 ha apportato modifiche sostanziali all'articolo 3 della direttiva 2013/34/UE, intervenendo sulle soglie dimensionali per la classificazione delle imprese, in particolare tenendo conto dell'inflazione accumulata negli ultimi anni.
In conformità con la normativa comunitaria, l'articolo 16 del Decreto Legislativo n. 125/2024 apporta le seguenti modifiche significative:
Ecco i principali adeguamenti del codice civile e della legislazione nazioanle alla normativa comunitaria:
1. Aumento delle soglie patrimoniali e di ricavi: Le soglie relative al totale dello stato patrimoniale e ai ricavi delle vendite e delle prestazioni sono state incrementate del 25% rispetto ai valori precedenti, mantenendo però invariate le soglie relative al numero di dipendenti.
- Microimprese: Le soglie sono passate da 350.000 euro a 450.000 euro per lo stato patrimoniale e da 700.000 euro a 900.000 euro per i ricavi delle vendite.
- Piccole imprese: I limiti sono ora fissati a 5.000.000 euro per lo stato patrimoniale (precedentemente 4.000.000) e a 10.000.000 euro per i ricavi (precedentemente 8.000.000).
- Medie imprese: Le soglie sono state aumentate da 20.000.000 a 25.000.000 euro per lo stato patrimoniale e da 40.000.000 a 50.000.000 euro per i ricavi.
2. Bilancio d’esercizio in forma abbreviata: Le imprese che non superano i nuovi limiti dimensionali (ad esempio, un totale attivo dello stato patrimoniale inferiore a 5.500.000 euro) potranno beneficiare della redazione del bilancio in forma abbreviata, con soglie incrementate rispetto al passato.
3. Bilancio delle microimprese: Le soglie per classificare un'impresa come micro sono state adeguate a 220.000 euro per il totale dello stato patrimoniale e 440.000 euro per i ricavi delle vendite, offrendo una maggiore possibilità di accesso a regimi contabili semplificati.
4. Esenzione dall’obbligo di bilancio consolidato: Le soglie per l'esenzione dall'obbligo di redigere un bilancio consolidato sono state anch'esse aumentate. Ora, imprese che non superano 25.000.000 di euro di attivo o 50.000.000 di ricavi possono essere esentate.
In sintesi, l'aumento delle soglie dimensionali espande la possibilità per molte imprese di accedere a regimi semplificati per la redazione del bilancio d’esercizio e consolidato, offrendo maggiore flessibilità e riduzione degli oneri amministrativi.
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