Autoimpiego: nuovi incentivi per gli under 35 dal decreto Coesione

Pubblicato il 06 settembre 2024

La nota mensile pubblicata dall’ISTAT il 30 agosto 2024 restituisce un quadro confortante sull’andamento dell’occupazione in Italia.

Nel 2024, l'occupazione è cresciuta complessivamente del 2,1%, facendo registrare un +490.000 unità, di cui 437.000 sono lavoratori dipendenti stabili e 249.000 lavoratori autonomi.

Cala invece il numero di lavoratori dipendenti a termine (196.000 unità).

Qualche giorno prima (il 21 agosto 2024) Eurostat ha però reso noti i dati di impiego dei neolaureati nell'UE, vale a dire dei soggetti di età compresa tra 20 e 34 anni, che hanno completato i loro studi negli ultimi 1-3 anni a livelli di istruzione media o terziaria.

E i dati europei non appiano altrettanto confortanti, almeno per l’Italia.

Nel 2023, risulta infatti essere stato occupato l'83,5 % dei neolaureati nell'UE, con un aumento di 1,1 punti percentuali rispetto al 2022 (82,4 %).

Inoltre, dal 2013, quando era del 74,3%, il tasso di occupazione è sempre stato in costante aumento, fatta eccezione per il periodo pandemico del 2020 (78,7 %), in cui è stata osservata una diminuzione (- 2,3 punti percentuali rispetto all’81,0 % del 2019).

Malta è in testa con il 95,8%, seguita dai Paesi Bassi (93,2%) e dalla Germania (91,5%).

I tassi di occupazione più bassi sono stati registrati invece in Italia (67,5%), Grecia (72,3%) e Romania (74,8%).

I dati pubblicati ovviamente non possono che far riflettere sulle azioni da intraprendere per migliorare la filiera scuola -lavoro, ma non solo.

Un aiuto in tal senso potrebbe arrivare dalla riforma Valditara, con la nuova filiera formativa tecnologico-professionale e che prevede un’offerta integrata di percorsi di istituti tecnici e professionali, di istruzione e formazione professionale regionali (Ie FP), istituzioni formative accreditate dalle regioni e Istituti Tecnologici Superiori (Its Academy).

Ma non solo.

Una spinta all’occupazione e all’autoimpiego per gli under 35 potrebbe provenire dall’attuazione delle nuove misure incentivanti temporanee del decreto Coesione (decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, convertito con modificazioni dalla L. 4 luglio 2024, n. 95), in particolare: il Bonus Giovani under 35 (articolo 22) e le misure per l'autoimpiego nelle regioni del Centro e del Nord (articoli 16 e 17), Resto al SUD 2.0 (articolo 18) nonchè l’incentivo all'autoimpiego/assunzione in settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica (articolo 21).

Concentriamo l’attenzione sulle misure di autoimpiego, rinviando per gli incentivi alle assunzioni, in particolare, alla Guida Incentivi Assunzioni 2024.

L’assunzione di nuovo personale è un passaggio cruciale per la crescita dell’azienda. La Guida Incentivi Assunzioni 2024, costantemente aggiornata, è una indispensabile bussola nell’intricata matassa di norme e regole, con mappe, esempi, tabelle e schede pratiche. Scopri come averla!

Autoimpiego Centro-Nord Italia e Resto al SUD 2.0

Autoimpiego Centro-Nord Italia

La misura denominata Autoimpiego Centro-Nord Italia è finalizzata a sostenere l'avvio, nel centro-nord Italia, di attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali, ivi comprese quelle che prevedono l’iscrizione ad ordini o collegi professionali.

Le attività possono essere avviate:

I destinatari sono giovani di età inferiore ai 35 anni che si trovano in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione, o sono inoccupati, inattivi e disoccupati, ovvero sono disoccupati beneficiari di ammortizzatori sociali del programma Garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL).

Le iniziative ammissibili al finanziamento riguardano:

Tali incentivi consistono in:

I termini, i criteri e le modalità di finanziamento delle iniziative ammissibili sono individuati con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il PNRR.

Il decreto non è stato emanato.

Resto al SUD 2.0

Resto al Sud 2.0 è una nuova misura introdotta dall’articolo 18 del decreto Coesione.

NOTA BENE: L'agevolazione si aggiunge alla misura “Resto al Sud”, che rimane in vigore per le iniziative non coerenti con le nuove disposizioni del decreto Coesione, entro i limiti delle risorse disponibili.

Obiettivo della misura è favorire la costituzione di nuove attività localizzate nelle aree del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.

La misura si rivolge alla medesima platea di soggetti della misura “Autoimpiego Centro-Nord Italia” e pertanto a giovani under 35 che si trovano in una condizione di marginalità, vulnerabilità sociale, discriminazione o inoccupazione, inclusi coloro che sono destinatari delle misure del programma di politica attiva GOL.

Come per l’Autoimpiego Centro-Nord Italia, sono ammissibili a finanziamento le seguenti iniziative:

Tali incentivi sono costituiti da:

Analogamente a quanto previsto per l’Autoimpiego Centro-Nord Italia, le attività possono essere avviate:

Le modalità di accesso, i criteri e i termini per i finanziamenti saranno definiti tramite decreto interministeriale, non ancora emanato.

ATTENZIONE: Gli incentivi fruibili con Autoimpiego Centro-Nord Italia e Resto al SUD 2.0 sono cumulabili con la NASpI anticipata e l’indennità SFL.

Autoimpiego/assunzione per transizione digitale ed ecologica

La terza misura incentivante coniuga due finalità: incentivare l'occupazione giovanile e sostenere l'avvio di nuove imprese operanti in settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica (articolo 21).

In favore dei soggetti disoccupati che avviano, sul territorio nazionale, nel periodo 1° luglio 2024-31 dicembre 2025, un’attività imprenditoriale nell’ambito dei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica e che abbiano, al momento dell’avvio dell’attività meno di 35 anni di età è riconosciuto un esonero contributivo transitorio.

L'esonero copre l’intera quota contributiva datoriale (limitatamente ai contributi previdenziali effettivamente sgravabili), con esclusione dei premi e contributi INAIL e spetta per la durata massima di 3 anni e comunque non oltre il 31 dicembre 2028, per l’assunzione a tempo indeterminato di dipendenti under 35, alla data della assunzione, effettuata nel periodo dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025.

Il limite massimo di importo riconoscibile è pari a 800 euro su base mensile per ciascun lavoratore, nei limiti della spesa autorizzata.

L’esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico e ai rapporti di apprendistato, non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente, ma è compatibile, senza alcuna riduzione, con la super deduzione al 120% del costo del personale dipendente neoassunto a tempo indeterminato.

Per l’avvio dell’impresa il giovane under 35 può presentare domanda di contributo all’INPS per l’attività avviata, pari a 500 euro mensili per la durata massima di tre anni e comunque non oltre il 31 dicembre 2028.

Il contributo, che non concorre alla formazione del reddito, viene erogato dall'INPS anticipatamente per il numero di mesi interessati allo svolgimento dell'attività imprenditoriale e liquidato annualmente in forma anticipata.

Ad un decreto interministeriale (non ancora emanato) è affidato il compito di definire i criteri di qualificazione dell'impresa che opera nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica nonché i criteri e le modalità di accesso ai benefici.

La concessione degli aiuti è subordinata all'autorizzazione della Commissione europea.

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