Ammortizzatore unico e una tantum autonomi, come presentare la domanda

Pubblicato il 19 giugno 2023

Dall’Inps arrivano ulteriori istruzioni sulle modalità di presentazione della domanda per l’ammortizzatore sociale unico, il nuovo strumento di sostegno al reddito introdotto dal Decreto Alluvione per aziende e lavoratori colpiti dalle alluvioni verificatesi nel maggio 2023 nelle regioni Emilia Romagna, Marche e Toscana.

Vediamo quanto riportato nel messaggio n. 2264 del 16 giugno 2023, con cui l’Istituto chiarisce anche alcuni aspetti relativi all’inoltro della domanda e alla gestione dell’indennità una tantum, prevista dal medesimo decreto a favore dei lavoratori autonomi la cui attività è stata sospesa a causa degli eventi alluvionali.

Per un quadro completo della materia, si veda "Decreto alluvione, ammortizzatore unico e una tantum autonomi"

Domanda di ammortizzatore unico

Dal 15 giugno 2023 i datori di lavoro possono presentare le domande per l’ammortizzatore unico entro la fine del mese successivo a quello di inizio del periodo di sospensione dell’attività lavorativa, tramite compilazione di un file in formato .CSV con il servizio di “Comunicazione Bidirezionale” all’interno del Cassetto Previdenziale del Contribuente/Contatti, selezionando l’apposito oggetto “Ammortizzatore Unico”.

A tal fine, l’interessato deve:

Riscontri Inps

All’esito delle elaborazioni di prima accoglienza e istruttoria automatica, l’Istituto fornirà ai datori di lavoro comunicazione bidirezionale di eventuali anomalie riscontrate in fase di accoglienza, evidenziate e motivate, per consentire la loro correzione e la ritrasmissione del file.

Istruttoria automatizzata e pagamento

Entro la fine del mese di giugno saranno quindi visibili, in ambito Hub PNP nel percorso di accesso “Home > Prestazioni a sostegno del reddito > HUB delle prestazioni non pensionistiche”, le domande trasmesse dal 15 giugno che hanno superato i controlli di prima accoglienza.

Anche la fase di disposizione del pagamento è attivata in automatico dal sistema Hub PNP; peraltro, in caso di controllo con esito negativo della titolarità dell’Iban, o negli altri casi in cui sia necessario un aggiornamento del canale d’accredito, l’operatore della struttura territoriale deve accedere al pannello “Pagamenti” e utilizzare la funzione “Modifica canale di accredito del soggetto” che consente di:

Domanda di indennità una tantum

L’Inps precisa che per la presentazione della domanda di indennità una tantum per lavoratori autonomi non è prevista l’allegazione di alcuna documentazione; si procederà infatti all’istruttoria delle istanze solo sulla base dei dati dichiarati nella domanda e di quelli a disposizione dell’Istituto al momento dell’istruttoria medesima.

In particolare, sarà oggetto di verifica la sussistenza dell’iscrizione alla Gestione di appartenenza secondo quanto presente negli archivi Inps o di altri Enti, Istituti o Casse private; solo in caso di riscontro negativo verrà richiesta un’integrazione documentale direttamente all’interessato o, se la domanda è stata patrocinata, al Patronato.

L’eventuale documentazione richiesta potrà essere allegata attraverso l’accesso al medesimo servizio di presentazione della domanda – sezione “Richiesta di variazione”.

Indennità una tantum, profili fiscali

Poiché l’indennità una tantum costituisce reddito ai fini fiscali, con conseguente ritenuta sugli importi riconosciuti, l’Inps chiarisce come sia necessario che, in sede di presentazione della domanda, i lavoratori parasubordinati rilascino la dichiarazione “di essere assimilato al regime fiscale dei lavoratori subordinati e parasubordinati"; in mancanza, verranno operate le ritenute fiscali previste per i redditi da lavoro autonomo.

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