I termini per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni previste per l’anno 2023 in favore delle imprese e dei titolari di reddito di lavoro autonomo localizzati nella zona franca urbana istituita ex articolo 46, Dl n. 50/2017, nei comuni delle Regioni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpiti dagli eventi sismici che si sono susseguiti a far data dal 24 agosto 2016, sono scaduti il 24 maggio 2023.
Le informazioni sono state veicolate con circolare n. 156351 del 31 marzo 2023 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, pubblicata il 3 aprile.
Si ricorda che la Legge di bilancio 2023, modificando l’articolo 46 suddetto, ha prorogato il periodo di fruizione delle agevolazioni già concesse per il periodo d’imposta 2023 e ha stanziato, inoltre, per l’intervento agevolativo, ulteriori 60 milioni di euro l’annualità 2023.
Un elenco dei soggetti ammessi alle agevolazioni previste dall’articolo 46, comma 2, del Dl n. 50/2017, relativo al bando 2023 è stato pubblicato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con il decreto direttoriale 19 giugno 2023.
Successivamente, con il decreto direttoriale del 21 dicembre 2023 è stato approvato l’elenco dei soggetti che hanno partecipato al bando 2022 per la zona franca urbana e per i quali la concessione delle agevolazioni risultava subordinata al completamento delle attività istruttorie secondo quanto previsto dall’art. 3 del decreto direttoriale del 19 giugno 2023.
Per l’invio delle istanze è necessario avvalersi della procedura informatica in base al modello riportato nell’Allegato n. 1 alla circolare del 31/3/2023.
Ciascun soggetto può presentare una sola istanza di accesso.
Alla procedura informatica si accede mediante l’identificazione e l’autenticazione con la Carta nazionale dei servizi; sono ammessi i soggetti rappresentanti legali dell’impresa ovvero ai titolari di reddito di lavoro autonomo.
È possibile conferire ad altro soggetto delegato il potere di rappresentanza per la compilazione, la sottoscrizione digitale e la presentazione dell’istanza.
ATTENZIONE: Le istanze possono essere presentate a decorrere dalle ore 12:00 del 2 maggio 2023 e sino alle ore 12:00 del 24 maggio 2023.
Non sarà data alcuna priorità all’ordine temporale di presentazione delle istanze.
Ammessi ad avvalersi dell’intervento sono le imprese e i titolari di reddito di lavoro autonomo localizzati nella Zona Franca Urbana istituita nei comuni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpiti dagli eventi sismici che si sono susseguiti a far data dal 24 agosto 2016.
Detti soggetti devono essere costituiti e attivi alla data del 31 dicembre 2021 e già beneficiari delle agevolazioni di cui all’articolo 46, comma 2, del Dl n. 50/2017 nell’ambito dei precedenti bandi emanati dal Ministero.
Invece, sono fuori dal perimetro soggettivo coloro che:
Gli aiuti si sostanziano in esenzioni fiscali e contributive riconosciute dall’articolo 46, comma 2, citato per il periodo d’imposta 2023.
Per quanto attiene alle prime - IRPEF/IRES, IRAP e IMU -, ne beneficiano imprese e professionisti (definiti come lavoratori autonomi iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Ministero e in possesso dell’attestazione rilasciata ai sensi della medesima legge); i titolari di reddito di lavoro autonomo non rientranti nella definizione di “professionisti” possono avvalersi esclusivamente dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali (articolo 46, comma 2, lett. d), Dl n. 50/2017).
Per un panorama completo delle tipologie di esenzioni fiscali e contributive il riferimento è al paragrafo 3 della circolare n. 99473 del 4 agosto 2017.
La circolare del 31 marzo 2023 n. 156351 specifica che le agevolazioni sono concesse ai sensi e nei limiti del regolamento 1407/2013 e del regolamento 1408/2013. Ciascun soggetto può beneficiare delle agevolazioni fino al limite massimo di euro 200.000,00, ovvero:
a) nel caso di soggetti attivi nel settore del trasporto di merci su strada per conto terzi, di euro 100.000,00;
b) nel caso di soggetti attivi nel settore agricolo, di euro 25.000,00.
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