Voluntary disclosure, proroga istanze posticipata per motivi tecnici

Pubblicato il 26 settembre 2015

Il decreto legge omnibus (recante “Misure urgenti per la finanza pubblica”) è stato esaminato dal Consiglio dei ministri del 25 settembre, ma con un nulla di fatto, dopo l'avviso arrivato dal Quirinale, con il quale il presidente Mattarella si diceva fermamente contrario all'approvazione di un decreto così eterogeneo.

Di fatto, dunque, anche la proroga della finestra per l’adesione alla voluntary disclosure al 30 novembre, che il Governo aveva accorpato nel testo del provvedimento omnibus, analogamente alle altre misure fiscali riguardanti accise, crisi di impresa ed enti locali, è stata rinviata con non pochi dubbi per i professionisti impegnati in questa operazione di rientro dei capitali.

Il termine entro cui si dovrà decidere la nuova data di presentazione per le istanze di voluntary disclosure (attualmente al 30 settembre 2015), è ora previsto per martedì 29 settembre, il giorno prima della scadenza. Secondo il Quirinale norme così diverse tra loro non possono coesistere nell'ambito di un provvedimento di urgenza, tanto da far pensare che il decreto legge sulla fase 2 della voluntary possa essere spostato in un mini-provvedimento di proroga dei termini, come quello delle missioni militari.

Al momento l'ipotesi più plausibile e quella che vede confermare il rinvio della data di scadenza di presentazione delle domande al 30 novembre 2015, per le istanze di presentazione, e al 31 dicembre 2015 per il completamento della pratica (integrazione della documentazione e relazione finale), anche se non mancano ipotesi diverse come quella dell'Agenzia delle Entrate, che sarebbe più propensa a spezzare i mesi al 15 novembre e al 15 dicembre, per non far coincidere le date della fase 2 della voluntary con gli anticipi e le chiusure fiscali, anche se il 16 dicembre resta pur sempre da gestire la seconda rata Imu/Tasi.

Le reazioni dei professionisti

I commercialisti riuniti nell'annuale convegno sulla fiscalità internazionale, organizzato a Gardone Riviera dall’Ordine dei dottori commercialisti di Brescia, hanno appreso la notizia del rinvio al 29 settembre del prossimo Cdm chiamato a ufficializzare la proroga per la scadenza della voluntary disclosure direttamente dal sottosegretario al ministero dell’Economia, Enrico Zanetti, poco dopo la fine del suo intervento.

A seguito dell'annuncio del posticipo del varo del decreto legge contenente la proroga “per motivi tecnici”, Zanetti ha comunque voluto tranquillizzare i commercialisti ribadendo l’intenzione dell’Esecutivo, di concedere più tempo per presentare le istanze ai professionisti già gravati da comprovate difficoltà operative.

A tal proposito, si è espresso anche il presidente del Consiglio nazionale dottori commercialisti, Gerardo Longobardi, che ha affermato che: “ci siamo spesi molto in questi mesi per ottenere una proroga e spero che sia così, che tutto quello che abbiamo letto negli ultimi giorni sugli organi di informazione sia confermato e non emergano ostacoli di sorta. Stiamo remando tutti nella stessa direzione, professionisti, agenzia delle Entrate e mondo politico, nell’interesse dei contribuenti e dell’Erario”.

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