E' stato approvato dall’Aula della Camera - dopo la fiducia richiesta giovedì 12 novembre dal Governo - il decreto legge con le misure di finanza pubblica, tra cui anche quella per il rientro dei capitali detenuti illecitamente all'estero (Dl 153/2015).
Il provvedimento non ha subito modifiche rispetto al testo approvato dal Senato; pertanto il testo convertito in legge è identico al Dl originario, con la sola deroga alla competenza territoriale delle Dre per le nuove istanze, che dal 10 novembre sono state centralizzate tutte a Pescara, e l’aliquota agevolata del 5% per le rendite da secondo pilastro pensionistico per i frontalieri e gli ex immigrati italiani in Svizzera.
Si ricorda che l'articolo 2 del Dl 153/2015, in materia di voluntary disclosure, dispone la proroga dal 30 settembre al 30 novembre 2015 del termine previsto per la presentazione dell’istanza, come pure la possibilità di integrare la stessa con documenti e informazioni entro il 30 dicembre 2015.
Dunque, con l'approvazione del Dl è definitivo lo slittamento dei termini per l'inoltro delle istanze e la relativa integrazione documentale, anche se ancora molti sono i dubbi operativi sulla procedura come, per esempio, quelli inerenti la gestione del contante depositato/prelevato sui o dai conti esteri e la tassazione dei valori contenuti nelle cassette di sicurezza.
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