Via libera all’uso di software senza licenza negli studi professionali

Pubblicato il 23 dicembre 2009

Non viene considerato reato utilizzare nello studio professionale programmi informatici senza licenza, definiti “pirata”, in quanto la norma punisce l’uso nelle sole attività imprenditoriali e commerciali.

Il via libera sull’uso di software non originali da parte dei professionisti arriva dalla sentenza n. 49385 del 22 dicembre 2009 della terza sezione della Corte di Cassazione, in accoglimento del ricorso avanzato da un geometra condannato dalla Corte di appello per aver usato su quattro pc dello studio programmi informatici senza possedere la licenza d’uso.

I giudici di piazza Cavour hanno basato la sentenza sulla distinzione tra attività commerciale e imprenditoriale, queste soggette all’art. 171-bis della Legge n. 633/1941 – illecita detenzione, a scopo commerciale o imprenditoriale, di programmi per elaboratore privi di contrassegno Siae -, mentre “non si riferisce anche alla detenzione ed utilizzazione nell’ambito dell’attività libero professionale, alla quale pertanto non si applica la norma in esame”.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Servizi assistenziali Uneba - Ipotesi di accordo del 20/12/2024

10/01/2025

Ccnl Servizi assistenziali. Rinnovo

10/01/2025

Spese di assistenza interamente deducibili per il disabile grave

10/01/2025

Giornalisti parasubordinati, DasmOnline a regime dal 17 gennaio

10/01/2025

Lavoro agile o smart working

10/01/2025

Rateazione dei debiti per premi ed accessori non iscritti a ruolo

10/01/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy