E’ approdato sulla Gazzetta ufficiale n. 208 del 6 settembre 2022 il decreto MiSE 26 luglio 2022, che attua quanto previsto dall’articolo 10, comma 7-sexies, del Decreto legge 10 settembre 2021 n. 121, in materia di sostegno al settore del venture capital.
Il decreto segue e si aggiunge a quello precedente del 22 luglio con il quale sono state riviste le modalità di investimento del MiSE attraverso il Fondo di sostegno al venture capital.
Con il nuovo provvedimento vengono assegnati 2 miliardi di euro a CDP Venture Capital Sgr per il sostegno e il rafforzamento degli investimenti in startup e PMI innovative, volti a favorire la crescita complessiva dell’ecosistema dell’innovazione in Italia.
A tale cifra si aggiunge l’ulteriore stanziamento di 550 milioni di risorse, previsto dal PNRR, per supportare i processi di transizione ecologica e digitale attraverso fondi di investimento dedicati e denominati Green transition fund e Digital transition fund.
A questi 2,5 milioni di euro, si sommeranno ulteriori 600 milioni assegnati da Cassa Depositi e Prestiti e investitori terzi, come previsto dal decreto infrastrutture. Tali risorse andranno a incrementare l’attuale dotazione di CDP Venture Capital che è pari a 1,8 miliardi.
Il decreto 26 luglio 2022, all’articolo 3 sancisce che il Ministero – in attuazione della citata norma del Dl n. 121/2021 – investa mediante sottoscrizione in denaro delle relative quote (2 mld di euro) nel Fondo che è istituito dalla SGR e che viene gestito dalla stessa in piena indipendenza, secondo una logica prettamente di mercato e standard di elevata professionalità.
La durata del fondo e la durata del periodo di investimento del fondo sono definiti dal Regolamento di gestione che è adottato in base all’articolo 6 del decreto in oggetto.
La SGR è dotata di presidi organizzativi e di governance adeguati e le relative decisioni di investimento sono orientate esclusivamente al profitto.
Il fondo è regolato a condizioni di mercato e attribuisce prerogative agli investitori, sia economiche che amministrative, allineate alla prassi di settore per operazioni e investitori similari.
Il fondo opera secondo le decisioni adottate dalla SGR:
Nelle decisioni di investimento, la SGR destina, con modalità e criteri definiti nella Side Letter, una quota delle risorse disponibili non inferiore a trecento milioni di euro agli investimenti volti al supporto della riconversione e della transizione, in chiave ambientale e digitale, delle filiere produttive nazionali.
Il decreto ministeriale specifica che dalla data della sua pubblicazione e in ogni caso prima della sottoscrizione da parte del MiSE delle quote del fondo, la SGR trasmette tempestivamente al Ministero uno schema di Side Letter che tenga anche conto, tra l’altro, nella definizione dell'allocazione delle risorse, degli obiettivi prioritari di sostenere:
Entro 30 giorni dalla trasmissione dello schema di Side letter, il MiSE:
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